Vaccino anti influenzale, richieste a valanga

Per il momento, come riporta il quotidiano La Repubblica, sono 300.000 le dosi già consegnate e andate esaurite.

La distribuzione è già iniziata alle farmacie, dove i medici passano a ritirarle per poi somministrarle ai propri pazienti: quest'anno, a quanto pare, sono in crescita le richieste di vaccinazione anche da parte di molti pazienti che negli anni passati non si erano coperti contro l'influenza. (Toscana Media News)

Su altre testate

È partita oggi, mercoledì 7 ottobre, la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020-2021 promossa dal Comune di Santo Stefano di Magra grazie alla preziosa collaborazione dei medici di medicina generale del territorio comunale. (Gazzetta della Spezia e Provincia)

«Un primo quantitativo di 30.000 dosi dal 1° novembre per arrivare entro la fine del mese a circa 68.000 vaccini da distribuire in tutte le farmacie territoriali venete». (La Cronaca di Verona)

Oltreoceano, poi, la vaccinazione dell'83 per cento dei bambini canadesi di età inferiore ai 15 anni ha ridotto del 61 per cento l'incidenza di influenza nei soggetti non vaccinati. Per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane. (Metro)

È la Sala Folchi del Complesso monumentale dell’Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata (in piazza San Giovanniin Laterano 76) a ospitare questa mattina, 7 ottobre, il Vaccination Day, giornata di sensibilizzazione e promozione della campagna vaccinale antinfluenzale della Regione Lazio. (Romasette.it)

L'Emilia-Romagna, inoltre, ha chiesto alla Conferenza delle Regioni di istituire una cabina di regia nazionale in modo da fare avere eventuali partite in eccesso alle Regioni che non dovessero averne a sufficienza. (Regioni.it)

“Mentre si attende un vaccino efficace contro il Covid-19, – spiega la dottoressa – abbiamo uno strumento importante contro l’influenza e dobbiamo utilizzarlo per evitare che i due virus possano soprapporsi e soprattutto evitare una massiccia affluenza verso le strutture sanitarie, chiamate oggi a gestire la pandemia”. (laredazione.eu)