Stallo alla Cop29 , sulla transizione si tratta al ribasso
Se volete vedere quanto diviso sia il mondo, date un’occhiata a Baku. Il summit sul clima in corso nella capitale azera doveva essere terminato già venerdì, ma alla notte di sabato – quando questo articolo va in stampa – non si è ancora concluso: l’accordo tra paesi ricchi e paesi poveri non è mai sembrato così difficile. IL SUMMIT DI BAKU è Cop29, l’incontro negoziale delle Nazioni unite sul contrasto al riscaldamento globale (il manifesto)
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Sono le 2 e 38 di notte quando il prsidente della conferenza Mukhtar Babayev batte il colpo atteso: COP29 è salva. I paesi meno sviluppati (LDC) e le piccole isole (AOSIS), che nel pomeriggio avevano issato la bandiera del malcontento lasciando polemicamente una delle riunioni e facendo temere il peggio, han fatto due conti e hanno deciso che era meglio restare e farsi piacere il testo sulla finanza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I negoziatori internazionali al vertice annuale sul clima hanno raggiunto un accordo che aumenta l’assistenza finanziaria alle nazioni povere a circa 300 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio. (Adnkronos)
La Cop29 di Baku sarebbe dovuta essere l'edizione di consacrazione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ma si è trasformata in un grande flop. (il Giornale)
L'accordo impegna le nazioni sviluppate a pagare almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035 per aiutare i paesi in via di sviluppo a rendere piu' verdi le loro economie e a prepararsi ai disastri. (Tiscali Notizie)
2 Qual è la cifra offerta dai Paesi ricchi? Nell’ultima bozza del testo finale si parla di 300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035, tre volte quanto stabilito nel 2019 a Copenaghen. (Corriere della Sera)
E' stato raggiunto a Baku, nel corso della riunione della Cop29, l'accordo sul Baku Finance Goal (BFG), un nuovo impegno a incanalare 1,3 trilioni di dollari di finanziamenti per il clima verso i paesi in via di sviluppo ogni anno. (Tiscali Notizie)