Segre: “A Gaza non è genocidio. Un termine abusato per compiacimento e libidine di alcuni”

Segre: “A Gaza non è genocidio. Un termine abusato per compiacimento e libidine di alcuni” La senatrice sul Corriere della Sera: "A Gaza sono crimini di guerra e contro l’umanità. I caratteri tipici dei genocidi sono la pianificazione della eliminazione completa dell’etnia e l’assenza di un rapporto funzionale con una guerra" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Le parole, a volte, diventano clave”. (Dire)

Ne parlano anche altri giornali

Le parole, a volte, diventano clave. Eppure, o ti adegui e ti unisci alla campagna che tende ad imporre l’uso del termine «genocidio» per descrivere l’operato di Israele nella guerra in corso nella Striscia di Gaza, o finisci subito nel mirino come «agente sionista». (Corriere della Sera)

Parteciperanno all’evento associazioni, sindacati e partiti politici del territorio. Interverranno Ugo Giannangeli, avvocato penalista e esperto di diritto internazionale, un’attivista di Mediterranea Saving Humans di Milano e dei testimoni oculari della guerra. (LegnanoNews.com)

Tutto ruota attorno al concetto di genocidio - e la senatrice a vita afferma che "non ne ricorrono i caratteri tipici" - e a quei crimini di guerra e crimini contro l'umanità che la Corte penale i… (L'HuffPost)

Liliana Segre: «Perché non si può parlare di genocidio a Gaza, ma di crimini di guerra e contro l'umanità»

In un articolo scritto di suo pugno, la senatrice a vita Liliana Segre esprime preoccupazione per l’abuso del termine “genocidio”, una parola che, secondo lei, è stata trasformata in un’arma e in accuse strumentali contro Israele. (Virgilio Notizie)

"L'abuso della parola dovrebbe essere evitato con estrema cura", ha scritto la senatrice a vita in un intervento sul Corriere della sera ascolta articolo (Sky Tg24 )

«Nella drammatica situazione di Gaza non ricorre nessuno dei due caratteri tipici dei principali genocidi generalmente riconosciuti come tali». Ovvero «il Medz Yeghern degli armeni, l’Holodomor dei kulaki ucraini, la Shoah degli ebrei, il Porrajmos dei rom e sinti, la strage della borghesia cambogiana, lo sterminio dei tutsi in Ruanda». (Open)