Primo trapianto al mondo a cuore totalmente battente: lo storico intervento del chirurgo roveretano Gino Gerosa
Primo trapianto al mondo a cuore totalmente battente: lo storico intervento del chirurgo roveretano Gino Gerosa L'intervento è stato effettuato a Padova ed il paziente, un 65enne, dopo esser stato sottoposto all'intervento due settimane fa ora sta bene ed è in dimissione PADOVA. E' stato portato a termine all'Azienda ospedaliera universitaria di Padova il primo trapianto al mondo di cuore mantenendo l'organo sempre battente, in tutte le fasi dell'intervento. (il Dolomiti)
Ne parlano anche altre fonti
Operazione da primato "mondiale" nella Città del Santo. Una tecnica studiata dal professor Joseph Woo dell’Università di Stanford, in California, e ora messa in pratica dall’equipe della cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera patavina guidata dal professor Gino Gerosa (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A 57 anni esatti dal primo trapianto di cuore, eseguito da Christian Barnard nel dicembre 1967 a Città del Capo, in Sudafrica, nella città del Santo, dove nel 1985 è stato effettuato il primo trapianto di cuore in Italia, si riscrive la storia. (il Fatto Nisseno)
L’équipe di Cardiochirurgia oggi guidata dal professor Gino Gerosa ha effettuato il primo trapianto di cuore al mondo prelevando l’organo dal donatore senza fermarlo ma continuando a farlo battere dal momento dell’espianto al momento del trapianto sul ricevente. (Corriere della Sera)
Di fatto, l’organo è stato trapiantato da un donatore a cuore fermo di un altro ospedale al paziente, grazie a particolari macchinari che hanno permesso che non smettesse di battere. La sanità italiana dimostra, ancora una volta, di essere un’eccellenza planetaria. (Virgilio Notizie)
L'operazione è avvenuta due settimane fa: il paziente, un uomo di 65 anni che era affetto da una cardiopatia post ischemica, sta bene e prima di Natale, dice l'Azienda ospedaliera, tornerà a casa. – Il primo trapianto di cuore al mondo totalmente a cuore battente dal donatore è avvenuto a Padova, nell’Azienda ospedaliera della città. (il Resto del Carlino)
Si tratta di una rivoluzione che migliorerà i risultati del trapianto cardiaco da donatore a cuore fermo, evitando l’arresto controllato del cuore, annullando il danno da ischemia e riperfusione sia al prelievo che al trapianto. (L'Eco Vicentino)