Operazione “Taken down” contro la pirateria informatica

È la più vasta operazione contro la pirateria informatica audiovisiva mai condotta in ambito italiano e internazionale, basata su oltre due anni di indagini dirette dalla Procura distrettuale della Repubblica di Catania e condotte dai poliziotti del locale Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale, coordinati dal Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica di Roma (Poliziamoderna.it)

Ne parlano anche altri media

Su disposizione della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato - con la compartecipazione degli organi giudiziari e di Polizia di molti paesi europei ed il coordinamento di Eurojust ed Europol – ha eseguito provvedimenti di perquisizione e sequestro su obbiettivi e soggetti presenti in quasi tutta Europa. (Polizia Postale)

La polizia, coordinata dalla Procura di Catania, ha eseguito l’ operazione Takendown , la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in Europa smantellando la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. (Il Sole 24 ORE)

Dieci euro al mese, invece dei soliti 50-70 euro per poter essere abilitati a vedere ogni giorno, 24 ore su 24, oltre 130mila offerte audio-video piratate, non solo partite di calcio e altri eventi sportivi, ma tutto il panorama televisivo nazionale e internazionale. (Corriere Roma)

Maxi operazione contro la pirateria in Croazia: arrestate 11 persone

L’hanno chiamata "Taken down" l’operazione contro lo streaming illegale eseguita dalla polizia su ordine della procura di Catania. È il più vasto blitz contro la pirateria audiovisiva condotto in Europa. (La Repubblica)

E’ stata eseguita dalla polizia, coordinata dalla Procura di Catania, e finora è la più vasta mai effettuata contro la pirateria audiovisiva in Italia e in Europa. L’operazione è stata denominata “Taken down“. (Il Fatto Quotidiano)

L'Uskok, l'Ufficio per la lotta alla corruzione e criminalità organizzata, ha disposto l'arresto di 11 persone in cinque regioni: quelle di Spalato e della Dalmazia, Zagabria, Litoraneo-montana, Istriana e in quella di Pozega e della Slavonia. (Il Piccolo)