Chi è il 20enne che ha sparato a Trump, e spunta l’ipotesi secondo killer

Approfondimenti:
Ucraina

Si chiama Thomas Matthew Crooks, di Bethel Park, Pennsylvania, il giovane di vent’anni che ha sparato a Donald Trump con il suo Ar 45, un fucile d'assalto semiautomatico, prima di essere freddato dai cecchini del Secret Service. Lo ha identificato l'Fbi che ha avviato l'inchiesta. Secondo il Washington Post il ragazzo era un elettore repubblicano, iscritto nei registri del partito della Pennsylvania. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altre testate

Nelle immagini il momento in cui viene colpito il tycoon: a un certo punto si sentono gli spari tra la folla e le grida di paura (Video Donald Trump - Facebook) (La Nuova Sardegna)

"Questo clima non mi piace affatto. Nelle scorse ore negli Stati Uniti Donald Trump , candidato alla presidenza, è stato colpito a un proiettile da un proiettile durante un comizio in Pennsylvania. La notizia ha fatto il giro del mondo. (TUTTO mercato WEB)

Ferito all'orecchio durante un comizio in Pennsylvania, il tycoon è stato dimesso e sta bene. Ucciso l'attentatore, si indaga sulle motivazioni Il 13 luglio l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato colpito di striscio a un orecchio da colpi di arma da fuoco che sono stati esplosi durante un comizio elettorale in Pennsylvania. (WIRED Italia)

“Ehi, lì c’è uno armato”. Trump e i dubbi sui servizi segreti: “Erano preparati?”

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump è stato colpito a un orecchio da spari provenienti da un tetto durante un comizio elettorale in Pennsylvania. Il presunto attentatore si chiamava Thomas Matthew Croocks. (Milano Finanza)

Secondo il Washington Post il ragazzo era un elettore repubblicano, iscritto nei registri del partito della Pennsylvania, ma secondo il Guardian nel 2021, a 17 anni, aveva fatto una donazione di 15 dollari a favore dei democratici. (Il Messaggero Veneto)

L’episodio di violenza che ha visto protagonista Donald Trump durante un suo comizio in Pennsylvania ha scatenato una serie di dibattiti e preoccupazioni sull’efficacia delle misure di sicurezza dedicate agli ex presidenti degli Stati Uniti. (Nicola Porro)