Il dolore del padre di Giacomo Gobbato, accoltellato a morte per difendere una donna da una rapina. «Aiutava chiunque, a quella festa l’ho invitato io»

«Ha fatto una c…a, ma proprio una grande c…a, con la “C” maiuscola. Questo penso del gesto di mio figlio. Ma lo ha fatto perché lui era così, non poteva essere diversamente. Giacomo si buttava nelle cose, d’istinto, senza pensarci. Se c’era da aiutare si lanciava, senza ragionare sui pericoli. Amava e si faceva amare. Gli volevano bene tutti e penso che la folla di amici, o meglio di fratelli, che è qui oggi per ricordarlo lo stia dimostrando. (Open)

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Giacomo Gobbato, 26 anni, di professione tatuatore e impegnato politicamente nel centro sociale Rivolta, è deceduto all’una di notte di sabato al pronto soccorso dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre mentre l’aggressione risale alle 23 di venerdì sera. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ha perso la vita perché, assieme al compagno Sebastiano Bergamaschi, ha cercato di fermare un rapinatore moldavo che aveva aggredito una donna. Una città fuori controllo. (Il Fatto Quotidiano)

«Se c'era da aiutare si lanciava, senza ragionare sui pericoli - racconta - Amava e si faceva amare». «Ha fatto una c...a, ma proprio una grande c...a, con la «C» maiuscola. (Gazzetta del Sud)

Il manifesto del 22 settembre 2024 (il manifesto)

Lo annuncia il sindaco della città lagunare, Luigi Brugnaro. Il giorno delle esequie del 26enne morto a Mestre per sventare una rapina non è stato ancora fissato. (Tiscali Notizie)

"Giacomo si buttava nelle cose, d'istinto, senza pensarci. Era così. (Fanpage.it)