Tutte “infondate” le richieste d’asilo dei migranti in Albania, il Tai: “Violato il diritto di difesa”. Domani le convalide dei giudici
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Dopo due giorni, nessuno dei migranti aveva ancora conferito con un legale, alla faccia del diritto alla difesa, che sarebbe inviolabile. La denuncia del Tavolo Asilo e Immigrazione (Tai), presente a Gjader con i parlamentari del gruppo di contatto. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Per le altre 43, i giudici dovranno decidere se convalidare il trattenimento entro il pomeriggio del 31 gennaio. In precedenza non sono mai convalidati, e questa volta è cambiato ben poco. (Fanpage.it)
Slitta a venerdì la decisione dei giudici della Corte d'appello di Roma che si pronunceranno sulla convalida dei trattenimenti di 43 dei 49 migranti arrivati dall'Italia martedì mattina all'hotspot di Shengjin, in Albania, a bordo del pattugliatore Cassiopea. (Euronews Italiano)
La mancanza di una certificazione individuale per ogni persona trasferita, uno screening medico effettuato da medici militari e poca chiarezza sugli strumenti utilizzati per l’accertamento dell’età: sono le nuove criticità emerse dall’ultimo trasferimento di 49 persone nel centro di Shëngjin, che dimostrano ancora una volta che il Protocollo Italia-Albania rappresenta un rischio per la salute delle persone migranti. (la Repubblica)
È così che si sentono i 43 migranti attualmente presenti nel centro di Gjadër, in Albania. A riferirlo è Francesco Ferri, esperto di migrazione di ActionAid e membro della delegazione del Tavolo Asilo e Immigrazione (Tai) volata di là dall’Adriatico proprio per monitorare le condizioni e le procedure di trattenimento nei centri costruiti dal Governo italiano in Albania. (Vita)
Una fretta sospetta, dovuta alla necessità di rispondere all’esplosione di sbarchi che si è verificata all’improvviso durante la detenzione … (La Stampa)
Si svolgeranno oggi, in Corte d'Appello a Roma, le udienze di convalida dei trattenimenti per 44 dei 49 migranti richiedenti asilo portati venerdì scorso nel Cpr di Gjader in Albania. Per 5 di loro, 4 minori e un soggetto vulnerabile, è stato già predisposto il rientro in Italia. (Il Sole 24 ORE)