Von der Leyen e la “maggioranza groviera”, perché ora governare è difficile: tra veti incrociati la navigazione è a vista

STRASBURGO “Divide et impera”. Dopo aver plasmato l’organizzazione della squadra dei 26 commissari a sua immagine e somiglianza, accentrando e accentuando il suo potere, Ursula von der Leyen ha provato a spaccare pure i partiti e rimaneggiare le alleanze a piacimento, convinta di poter dimostrare di avere - nonostante le fibrillazioni - un certo controllo anche sulle dinamiche parlamentari. Pallottoliere alla mano, però, l’azzardo è riuscito fino a un certo punto: con appena 370 voti (la soglia più bassa di sempre), la riconfermata presidente della Commissione è la prima a perdere consensi nell’appuntamento con lo scrutinio palese, anziché guadagnarne rispetto ai 401 di luglio. (ilmessaggero.it)

Su altri media

I tanto odiati e temuti conservatori, a sinistra, potrebbero rivelarsi utili all’Europa in questo curioso assalto da cui è minacciata ad opera di un presidente americano che pure appartiene alla famiglia mondiale dei conservatori. (Start Magazine)

Formalmente la chiamata alle armi della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen – arrivata durante il discorso con cui ha chiesto la fiducia della nuova commissione – non fa una grinza. (Il Fatto Quotidiano)

"Dieci voti più del margine, 30 in meno di quelli che Ursula singola candidata prese a luglio scorso. Già erano sbagliate le tesi di chi diceva dopo l'elezione di Trump 'adesso ci vuole l'anti-Trump!'. (Liberoquotidiano.it)

Sì dell’aula all’Ursula bis, ma i numeri della fiducia sono i peggiori di sempre

La Lega ha bocciato la Commissione von der Leyen nonostante il vicepresidente sia Raffaele Fitto. E così, mentre le agenzie si affollavano con i commenti entusiasti di Forza Italia e Fratelli d’Italia («Il detonatore degli equilibri è stata Giorgia Meloni», copyright Nicola Procaccini) la Lega sparava sui social il suo meme: «Voto compatto della Lega: no a von der Leyen». (Corriere della Sera)

E lei stessa a luglio era stata eletta con 40… STRASBURGO – La seconda Commissione von der Leyen ha incassato la fiducia del Parlamento europeo. (la Repubblica)

Malgrado le trattative febbrili della vigilia, la Commissione von der Leyen bis non ha raggiunto la soglia dei 401 voti a favore, quelli che aveva preso la presidente poco più di tre mesi fa. La maggioranza è del 53,77% sui voti espressi, la più bassa di sempre, e appena del 51,46% se la si calcola sul numero dei componenti dell’Aula (719). (Adnkronos)