Borse, tornano i rialzi dopo la paura

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il Giornale ECONOMIA

I mercati si sono lasciati alle spalle un agosto per cuori forti. A impressionare non è tanto l'entità dei rialzi - più 2% circa per l'S&P 500 e +1,4% per Piazza Affari - ma la prova di forza delle Borse dopo lo shock del 5 agosto. Il «lunedì nero» dei listini mondiali - con Tokyo affondata del 12% e l'indice Vix che misura la volatilità schizzato ai massimi dal 2020 - ha fatto temere il peggio e gli investitori già si preparavano a una imminente recessione. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Tornando al mercato del lavoro USA (il Bureau of Labor Statistics, BLS, pubblica i dati mensili sulla disoccupazione), Cribari ricorda come a inizio agosto la leggera progressione del dato, salito al 4,3%, ha contribuito (assieme al citato indice ISM) ai forti scossoni sui mercati finanziari. (Corriere del Ticino)

Tra i principali eventi in calendario a settembre, spiccano il previsto primo taglio dei tassi della Fed il 18 settembre e il secondo della BCE in calendario il 12 settembre. Settembre è di solito il mese più debole per i mercati azionari, ma questo potrebbe essere un’opportunità per posizionarsi in vista del quarto trimestre, il più forte dell’anno. (Wall Street Italia)

Secondo quanto riporta Maximilian Cellino per il Sole24Ore il 31 agosto, il mese di agosto si è concluso, in maniera poco attesa, in positivo per le principali borse mondiali, segnando addirittura nuovi massimi storici, come nel caso della borsa di Francoforte (nonostante un'economia tedesca che stenta a crescere). (SoldiOnline.it)

Il franco svizzero dal canto suo è nuovamente vicino ai massimi. Nei prossimi mesi prevarranno le turbolenze o verrà invece confermata la tendenza di fondo al rialzo? In campo valutario, l’euro ha riguadagnato un po’ del terreno perso sul dollaro USA. (Corriere del Ticino)

Nei... (Marketscreener IT)

Quello che si è chiuso con agosto è stato un periodo caratterizzato da una stagionalità positiva, in generale, mentre entriamo in quello autunnale, che è il più problematico sotto questo aspetto. Siamo agli inizi di settembre, statisticamente il mese peggiore per le azioni statunitensi, e già si vedono i primi effetti della stagionalità. (Finanzaonline)