Caso Palamara-Csm: la nemesi storica sulle intercettazioni
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Vogliamo chiamarla «nemesi storica»? Preferite l'espressione «legge del contrappasso»? Qualsiasi sia il titolo, resta il fatto che lo scandalo delle intercettazioni sul cellulare dell'iper-sindacalizzato pubblico ministero romano Luca Palamara, ex segretario generale ed ex presidente della mitica As...
La notizia riportata su altre testate
La mole di materiale è notevole: decine di migliaia di chat e sms, da vagliare frase per frase. Altri magistrati rischiano di essere sanzionati per le chat con Luca Palamara. (L'HuffPost)
In una nota la Procura retta dal Pg Salvi spiega che dalla procura di Perugia sono giunti "ulteriori atti" dell’inchiesta sul pm romano la cui valutazione è "indispensabile ai fini delle considerazioni conclusive sulle azioni disciplinari esercitate e sulle eventuali nuove azioni da assumere". (Il Fatto Quotidiano)
Ad occuparsene sarà la Prima Commissione, a cui il Comitato di presidenza ha inviato gli atti. Lo sottolinea la Procura generale della Cassazione. (Imola Oggi)
Ma poiché queste intercettazioni devono alla fine essere depositate, i nodi sono poi venuti al pettine. È il pericolo che corre oggi la Magistratura, che avendo esagerato nell'uso delle intercettazioni, rischia ora di restarne sommersa. (Il Messaggero)
Le ragioni di merito, poi, riguardano gli attuali componenti del Csm: nessuno è coinvolto nello scandalo che cominciò un anno fa. È quanto fa sapere la procura generale della Suprema Corte che per "il celere esame di questi atti" ha costituito "un apposito gruppo di sostituti procuratori generali". (AGI - Agenzia Italia)
"Non reati penali - conclude Repubblica -, ma violazioni disciplinari che ancora sono in attesa ma che presto dovranno essere affrontate". 26 maggio 2020 a. a. a. Sta venendo giù, con Luca Palamara, tutta la rete di potere dei magistrati. (Liberoquotidiano.it)