Tracollo dell'euro: EUR/USD sotto la soglia di 1,06. Non accadeva da 5 anni

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Money.it ECONOMIA

I dati hanno anche mostrato che la fiducia dei consumatori in Francia e in Germania sono crollate più del previsto ad aprile.

L’incertezza sulla guerra in Ucraina e le misure di blocco Covid della Cina hanno portato i trader ad abbandonare l’euro a favore del dollaro come asset rifugio e, quindi, sicuro.

L’intensificarsi delle tensioni Ue-Russia sull’energia pesa naturalmente sull’euro, oggi aggravato anche dalla notizia dello stop di forniture di gas verso Polonia e Bulgaria (Money.it)

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Il biglietto verde è invece schizzato ai massimi da 20 anni sullo yen (129,70), dopo che la Banca del Giappone ha raddoppiato la sua politica di rendimenti ultra-bassi, offrendosi di comprare quantità infinite di titoli di Stato ad ogni seduta, se necessario (askanews) – L’euro scivola nuovamente sul dollaro, scendendo sotto quota 1,05, portandosi sui livelli di marzo 2020 e aggiornando così il minimo degli ultimi cinque anni. (Agenzia askanews)

Ora la valuta Usa è sostenuta dalla prospettiva di rialzi dei tassi, con la Federal Reserve che potrebbe rafforzare la riposta anti inflazionistica mentre l’economia Usa regge meglio di altre, laddove quella della Cina sembra a rischio rallentamento con i nuovi e controversi lockdown imposti a Shanghai, nell’ambito della ancor più controversa strategia “Covid zero”. (Agenzia askanews)

Il problema è che l'inflazione nell'area euro è al 7,5% e minaccia di andare oltre, superando quindi il quadruplo dell'obiettivo previsto della Bce. In serata la valuta condivisa ritraccia in parte a 1,0566 dollari (DiariodelWeb.it)

Difficile per adesso ipotizzare un’inversione rialzista di tendenza: da un punto di vista grafico, infatti, solo il ritorno sopra 1,0940 potrebbe fornire un segnale di forza. Il trend primario rimane quindi negativo e solo il forte il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore cedimento (che avrà un primo target in area 1,0610-1,0605). (Milano Finanza)

L'Unione Europea ha respinto le richieste di pagare il gas russo in rubli e adesso i governi devono decidere se accettare i termini imposti da Vladimir Putin o rischiare di perdere le forniture che contano circa il 40% del fabbisogno di gas dell'UE La Russia ha interrotto le forniture di gas a Polonia e Bulgaria e si teme che in futuro faccia lo stesso con altri paesi UE. (Finanzaonline.com)

Difficile per adesso ipotizzare un’inversione rialzista di tendenza: da un punto di vista grafico, infatti, solo il ritorno sopra 1,0940 potrebbe fornire un segnale di forza. Nella giornata di lunedì il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) ha subito una nuova flessione ed è sceso fino a quota 1,07. (Milano Finanza)