Andrea Orlando, il popolare e ministeriale che è riuscito a riunire tutta la sinistra per le elezioni in Liguria

Il popolare e ministeriale, dirigente di partito e deputato del territorio, partito dalla periferia politica dell'impero (la sua Spezia, quartiere Fossitemi) e tornato a (almeno nel peso, e nei legami) romano, romanissimo. Andrea Orlando è il candidato presidente che in Liguria è riuscito nell'impresa di riunire nella stessa coalizione (quasi) tutte le forze di opposizione, e di far tornare conte… (La Repubblica)

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Il centrodestra si presenta con la stessa coalizione del governo nazionale, a sostegno di Marco Bucci, sindaco uscente di Genova; mentre il centrosinistra, riunito nel campo largo, sostiene Andrea Orlando (RaiNews)

Quindi la provincia di Savona, quasi 244mila, seguita dallo Spezzino, circa 187mila, e dall'Imperiese, 179mila esatti. Oltre la metà, poco sopra i 732mila, sono della città metropolitana di Genova. (RaiNews)

Il candidato del centrosinistra Andrea Orlando chiude la campagna per le elezioni a presidente della Regione Liguria (si vota domenica e lunedì). Intervengono la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, Elena Bonetti e (da remoto) Carlo Calenda, Giuseppe Conte. (La Repubblica)

Il voto in Liguria è più importante di un pur importante voto per eleggere il Presidente della Giunta regionale. (Il Riformista)

Domenica e lunedì 27 e 28 ottobre, si giunge alla stretta del sacco nella campagna elettorale che ha ribadito tutti gli aspetti più deteriori di una vita pubblica ligure dominata dai criteri verticistici da democrazia bloccata; di cui il capoluogo genovese è stato emblema e diffusore per tutto il Novecento. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi siamo qua tutti insieme perché crediamo nella democrazia e siamo persone per bene. Sono ancora tanti quelli da convincere, ma la mobilitazione è cresciuta. (Telenord.it)