La bellezza del Clasico e un Barcellona tornato grande con i sui ‘bimbi’
Un Clásico dal sapore dell'amarcord, quello disputato ieri sera al Santiago Bernabéu e vinto 4-0 dal Barcellona. Come se fossimo tornati indietro nel tempo, alle battaglie vinte e perse dalle squadre di Pep Guardiola e José Mourinho. C'è stato un po' di tutto: sorprese tattiche, provocazioni in campo tra i calciatori, scontri verbali e quasi fisici tra le due panchine e gol. Quelli andati a refer… (la Repubblica)
Su altri media
Real Madrid distrutto in casa propria da un Barcellona davvero stellare: 4 a 0 il risultato finale a favore dei blaugrana, grazie alla doppietta di Lewandowski ed ai gol di Yamal e Raphinha. (TUTTO mercato WEB)
Un match in cui è accaduto letteralmente di tutto, in campo e non solo. Proprio all'esterno del rettangolo verde, nella zona panchine, c'è stato un episodio tra il tecnico blaugrana e Carlo Ancelotti , con l'allenatore delle merengues che non le ha mandate a dire. (Tuttosport)
L'allenatore del Barcellona, Hansi Flick, ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida stravinta per 4 a 0 al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. Ecco le sue parole: "Abbiamo iniziato il nostro cammino, abbiamo preparato ogni partita e ci piace fare le cose per bene. (TUTTO mercato WEB)
Al Santiago Bernabeu è show dei ragazzini terribili di Hansi Flick che sulle ali dell'entusiasmo dopo i 4 gol rifilati al Bayern Monaco in settimana concedono il bis anche nella fin qui inviolata da anni casa dei Blancos. (Eurosport IT)
E alla vigilia della sfida andata in scena sabato sera, pochi avrebbero immaginato che i blaugrana avrebbero vinto il Clasico addirittura per 0-4. Una sconfitta storica per il Real Madrid, ma che qualcuno aveva previsto con largo anticipo. (Goal Italia)
Il motivo della contesa sono stati i festeggiamenti plateali di Marcus Sorg, vice di Flick, dopo il quarto gol catalano. «Non si fa», ha detto al collega del Barca, Hansi Flick al triplice fischio finale, con il dito indice bene in vista che si muoveva in segno di no. (Corriere della Sera)