Vittorio Sgarbi riemerge dalla depressione e torna in tv con Pasolini e Caravaggio

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Domani, lunedì 21 aprile, in seconda serata su La7, andrà in onda Pasolini e Caravaggio, ragazzi di vita, lo spettacolo in cui Vittorio Sgarbi traccia un parallelo tra due figure iconiche, distanti quattro secoli ma unite da un destino di ribellione e persecuzione. Attraverso immagini, testi e suoni, il critico d’arte esplora le vite tormentate di Pier Paolo Pasolini e Michelangelo Merisi, artisti che pagarono con l’isolamento – e in un caso con la morte – il prezzo della loro libertà intellettuale.

L’appuntamento segna anche il ritorno pubblico di Sgarbi dopo il ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trattato per una forma acuta di depressione, legata alle vicende giudiziarie che lo coinvolgono e alla sua militanza in Forza Italia. Un episodio che aveva suscitato preoccupazione, ma dal quale sembra ora emergere. "Il paziente ha dato incoraggianti segnali di miglioramento", aveva dichiarato con ironia il professor Pippo Talamo, primario di neurologia, riferendo un esplicito "vaffanculo" rivolto a un’infermiera durante un prelievo. Un dettaglio che, nella sua crudezza, è stato letto come un ritorno alla verve polemica del personaggio.

La ripresa delle attività pubbliche non si limita alla televisione. Nei prossimi mesi, Sgarbi tornerà anche alla Milanesiana, il festival diretto dalla sorella Elisabetta, che durante una presentazione a Bergamo si è commossa ricordando una sua recente telefonata: "Stamattina mi ha chiamato per augurarmi buon lavoro", ha detto, interrompendosi per l’emozione.