Israele: Nasrallah ucciso nei bombardamenti a Beirut. Hezbollah conferma morte del suo leader

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fanpage.it ESTERI

Israele: Nasrallah ucciso nei bombardamenti a Beirut. Hezbollah conferma morte del suo leader Bombe israeliane a Beirut, dove i morti potrebbero essere “centinaia”, inclusi molti civili oltre al leader dell’organizzazione paramilitare locale, Hassan Nasrallah. A distanza di circa dieci ora dall’attacco, è arrivato l’annuncio ufficiale di Tel Aviv: “Il leader di Hezbollah è stato ucciso”. E anche lo stesso movimento sciita ha confermato. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

LONDRA – E ora, cosa può succedere? Dopo l’attacco aereo senza precedenti di Israele a Beirut, che secondo l’Idf ha ucciso Hassan Nasrallah, il capo di Hezbollah, come reagirà il movimento fondamentalista islamico libanese, finanziato e manovrato dall’Iran? Sulla base degli episodi storici nel lungo conflitto tra il “Partito di Dio” islamista e lo Stato ebraico, così come secondo le indiscrezioni… (la Repubblica)

Anche dall’Iran arrivano reazioni contro Israele. “La comunità internazionale non dimentichi che l’ordine di questo attacco terroristico è stato emesso da New York”, si legge in un post su X del presidente iraniano. (RSI.ch Informazione)

In un pub di Tel Aviv un gruppo di persone festeggia la morte di Hassan Nasrallah, ucciso nella notte durante gli attacchi israeliani che hanno colpito il quartier generale di Hezbollah a Beirut. Nel locale affollato i presenti cantano una canzone ironica sul leader del gruppo estremista sciita libanese nella quale si inneggia alla sua uccisione. (LAPRESSE)

Fra i morti ci sarebbe la figlia Zainab. Nessuna dichiarazione ufficiale sulla sorte di Nasrallah, ma in precedenza una fonte vicina al gruppo aveva detto che il leader «sta bene». (La Stampa)

È morto Nasrallah, non Hezbollah di Roberto Bongiorni 28 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Nel locale affollato i presenti cantano una canzone ironica sul leader del gruppo estremista sciita libanese nella quale si inneggia alla sua uccisione. (ilmattino.it)