La Fiom-Cgil nazionale lancia una campagna di raccolta firme per l'integrazione salariale del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis

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Fiom-Cgil ECONOMIA

"La crisi del settore automotive – spiega Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità - la stanno continuando a pagare le lavoratrici e i lavoratori con il continuo ricorso alla cassa integrazione in tutti gli stabilimenti di Stellantis a causa della mancanza di un piano industriale e di nuovi modelli produttivi. È per questo che raccogliamo le firme tra le lavoratrici e i lavoratori per rivendicare l'integrazione salariale e la riduzione dell'orario di lavoro anche attraverso la formazione. (Fiom-Cgil)

Su altre fonti

In vista del tavolo automotive in programma venerdì 14 marzo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr chiedono un intervento immediato per rilanciare il comparto e riformare il sistema degli ammortizzatori sociali. (Milano Finanza)

Pubblicità Troppe le problematiche ancora irrisolte, tra cui le difficoltà legate alle postazioni di lavoro per i dipendenti con ridotte capacità lavorative. (Radio Cassino)

Sono circa una cinquantina i dipendenti che, da oltre un anno, si trovano in cassa integrazione a zero ore. I sindacati Fismic e Uilm li supporteranno davanti all’Ispettorato del Lavoro di Potenza, per chiedere l’assunzione di tutti i lavoratori in esubero. (ClubAlfa.it)

La Fiom-Cgil nazionale lancia una campagna di raccolta firme per l’integrazione salariale del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis. (Collettiva.it)

Nel mese di marzo sono previsti tre appuntamenti importanti TERMOLI. Quale futuro per lo stabilimento Stellantis di Termoli? Quelli che verranno sono giorni cruciali. C’è infatti attesa per i prossimi appuntamenti, tre nello specifico, e tutti importanti. (isnews.it)

L’unica certezza per la produzione presso il sito molisano è quella relativa alla produzione di nuovi cambi elettrificati automatici a doppia frizione di tipo eDCT; la produzione a Termoli di questi nuovi cambi comincerà a partire dal 2026, in relazione a una domanda crescente in tal senso che richiede una produzione annuale stimata in almeno 300.000 unità. (ClubAlfa.it)