Sciopero generale oggi 13 dicembre, a rischio treni e mezzi pubblici: chi si ferma e in quali orari

Sciopero generale oggi 13 dicembre, a rischio treni e mezzi pubblici: chi si ferma e in quali orari
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Fanpage.it INTERNO

Oggi, venerdì 13 dicembre, sarà una giornata nera per i trasporti, ma non solo: previsto lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati. A rischio anche i trasporti, treni, bus e metro. Si fermano pure i taxi e il trasporto marittimo, mentre gli aerei sono esclusi dallo stop. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Lo schema è sempre lo stesso: un membro del governo commette un abuso, i tribunali intervengono per sanzionare la violazione della legge e chi aveva calpestato le regole fa la vittima. Anche questa volta il copione non cambia ed è recitato da Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Meloni: "Per l'ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio". (Fanpage.it)

Sciopero generale oggi 13 dicembre: i servizi a rischio stop Il tanto dibattuto giorno dello sciopero è arrivato. La protesta è stata indetta dall'Usb e ha carattere generale e nazionale. Facciamo chiarezza su chi è coinvolto e in che modo. (Today.it)

A questa mobilitazione, si aggiunge uno sciopero nazionale dalle 13 alle 21 di venerdì 13 dicembre, proclamato con procedura d’urgenza dal sindacato CubTrasporti in seguito all’incidente che nella serata dell’11 dicembre ha coinvolto il macchinista dell’impresa ferroviaria Mercitalia Rail. (L'Eco di Bergamo)

Sciopero, i giudici lasciano gli italiani a piedi

Non si stanno rivelando particolarmente rilevanti le conseguenze in Calabria dello sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico proclamato dall'Unione sindacale di base. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I sindacati Usb (Unione sindacale di base), che ha provato anche a fare resistenza in un primo momento, e Al Cobas avevano previsto che l’agitazione avesse inizio alle 21 di giovedì 12 dicembre per continuare fino alle 21 di venerdì 13 (Corriere della Sera)

Non bastavano i magistrati in prima linea sull’immigrazione. Quelli, per intenderci, che hanno attaccato il protocollo “italo-albanese” sui migranti. Adesso ci sono anche quelli che si schierano dalla parte dei sindacati sullo sciopero a poco più di dieci giorni dal Natale. (Liberoquotidiano.it)