Depistaggio Borsellino: l'autodifesa del poliziotto Maniscaldi al gup, 'Mai mentito al processo'
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"Non ho reso false dichiarazioni" durante il processo a Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, i tre poliziotti accusati di concorso in calunnia aggravata dall'avere favorito Cosa nostra. Lo ha detto, rendendo dichiarazioni spontanee, nel corso dell'udienza preliminare al Tribunale di Caltanissetta, Vincenzo Maniscaldi, uno dei 4 poliziotti accusati di depistaggio sulla strage di via D'Amelio, dopo l'interrogatorio nel corso del processo ai tre colleghi. (Civonline)
La notizia riportata su altri media
Il pubblico ministero di Caltanissetta Maurizio Bonaccorso ha chiesto, al termine dell'udienza preliminare di processare Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Z… (La Repubblica)
Come si legge sul Giornale di Sicilia, l’udienza preliminare si è svolta davanti al gup di Caltanissetta, David Salvucci. Il pubblico ministero Maurizio Bonaccorso ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro poliziotti accusati di depistaggio nelle indagini sulla strage di via D’Amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. (BlogSicilia.it)
Ai quattro, ex appartenenti al gruppo di indagine "Falcone-Borsellino", viene contestato dalla Procura di Caltanissetta di aver reso false dichiarazioni nel corso delle loro deposizioni in qualità di testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di Via D'Amelio che si era concluso, in secondo grado, con la prescrizione del reato di calunnia per i tre imputati. (Il Messaggero Veneto)
Il pm Maurizio Bonaccorso ha chiesto, al termine dell’udienza preliminare che si è celebrata a Caltanissetta, il rinvio a giudizio per i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli per il reato di depistaggio (Il Fatto Quotidiano)
Ai quattro, ex appartenenti al gruppo di indagine "Falcone-Borsellino", viene contestato dalla Procura di Caltanissetta di aver reso false dichiarazioni nel corso delle loro deposizioni in qualità di testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di Via D'Amelio che si era concluso, in secondo grado, con la prescrizione del reato di calunnia per i tre imputati. (ilmessaggero.it)
Alcuni hanno mentito in maniera spudorata. “Avete visto che stavano creando il mostro (Scarantino ndr) e avete taciuto. (Civonline)