Il Papa in Belgio: una vergogna gli abusi nella Chiesa

Il Papa in Belgio: una vergogna gli abusi nella Chiesa
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Avvenire INTERNO

Reuters Il mondo cattolico e l’opinione pubblica belga è stata scossa negli ultimi anni dal triste fenomeno degli abusi perpetrati da esponenti del clero. Nel marzo scorso è accaduto anche che un vescovo, l’emerito di Bruges Roger Vangheluwe, sia stato dimesso dallo stato clericale per abusi compiuti quando era sacerdote. Papa Francesco nel suo primo discorso in terra belga non dimentica questo dramma e, dopo aver elogiato la centralità del Paese nella storia europea, dedica parole forti e chiare contro questa «piaga» di cui la Chiesa deve provare «vergogna» e «chiedere perdono». (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri giornali

PUBBLICITÀ Di Euronews Agenzie: AP (Euronews Italiano)

Città del Vaticano, 27 set. Tra queste ci sono “le drammatiche vicende degli abusi sui minori, una piaga che la Chiesa sta affrontando con decisione e fermezza, ascoltando e accompagnando le persone ferite e attuando in tutto il mondo un capillare programma di prevenzione”. (Agenzia askanews)

"La Chiesa deve vergognarsi e chiedere perdono e cercare di risolvere questa situazione" perché"queste cose non succedano più", ha detto il Papa nel discorso alle autorità del Belgio paragonando i pedofili della Chiesa ad Erode. (Alto Adige)

Le «oneste trattative» necessarie alla pace

Un gesto di carità, quella che si riceve e quella che si dona, ha chiuso la visita di meno di 8 ore del Papa in Lussemburgo, ultimo atto ieri prima di trasferirsi in Belgio per la prosecuzione del viaggio apostolico al centro dell’Europa, 46° del pontificato. (L'Osservatore Romano)

Bruxelles, 27 set. - In Belgio, il Papa ha incontrato le vittime di violenze sessuali commesse da ecclesiastici, ma un'altra questione scuote da anni la Chiesa belga, le cosiddette adozioni forzate: bambini sottratti alle madri con la complicità delle suore. (Il Sole 24 ORE)

Eppure le parole di giovedì 26 settembre di Papa Francesco appena arrivato in Lussemburgo indicano l’unica soluzione possibile: «oneste trattative» e «onorevoli compromessi». Accadde già con Benedetto XV oltre cento anni fa quando denunciò «l’inutile strage». (L'Eco di Bergamo)