Meloni a Washington, Trump la elogia: "Leader eccezionale". Sul dazi, dialogo con l'Ue ma nessun passo indietro
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«Non potevo fare meglio di così, vero?». Con questa battuta, Donald Trump accoglie Giorgia Meloni alla Casa Bianca, dove la premier arriva puntuale alle 12, ora di Washington, all’ingresso nord della West Wing. I complimenti, però, non si fermano all’ironia iniziale. «Great person», aggiunge rivolto alle telecamere, prima di replicare, pochi minuti dopo, con una sequela di elogi che non lasciano spazio a dubbi: «È una persona fantastica, eccezionale».
L’incontro, preparato con attenzione per settimane, conferma le affinità tra i due leader, ma non cancella le divergenze. Trump, che definisce Meloni «uno dei veri leader del mondo», insiste sui dazi, affermando di non voler cambiare idea. Tuttavia, accoglie la proposta italiana di discutere la questione con l’Unione Europea, aprendo una porta al dialogo. «Troveremo un accordo», assicura, senza però smussare i toni. Quando un giornalista gli chiede della definizione «parassiti» attribuita agli europei, la premier interviene con un secco «non lo ha mai detto», mentre Trump, imbarazzato, liquida la domanda: «Non so di cosa stiate parlando».