Napoli, 18enne ucciso, domani interrogatorio per Caiafa

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INTERNO

Nel cuore di Napoli, un dramma si è consumato all'alba di sabato scorso, quando Arcangelo Correra, un giovane di soli 18 anni, ha perso la vita a causa di un colpo di pistola partito accidentalmente. Renato Benedetto Caiafa, 19 anni, amico della vittima, è stato fermato e si trova attualmente in stato di fermo per porto abusivo, detenzione e ricettazione di arma. Domani mattina, alle 10, nel carcere di Poggioreale, è previsto l'interrogatorio davanti al gip.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità locale, con la madre di Caiafa, Anna Elia, che ha espresso il suo dolore e la sua solidarietà verso Antonella, la madre di Arcangelo. In un'intervista al Messaggero, Anna Elia ha dichiarato: "Nessuno meglio di me sa cosa sta provando Antonella. Vorrei abbracciarla e piangere insieme a lei. L'incubo di sabato mattina, l'ho già provato sulla mia pelle. Ed è anche per il dolore che accomuna me e Antonella, che chiedo allo Stato di fare qualcosa per i figli di Napoli: qui girano troppe armi, sono in tanti a vivere con la pistola addosso".

Le indagini, condotte dalla Polizia Scientifica, hanno rivelato un ulteriore mistero: oltre alla provenienza dell'arma, c'è da chiarire il calibro dei proiettili. Infatti, a terra è stato trovato un proiettile di un calibro diverso da quello dell'arma dalla quale è partito il colpo mortale. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di complessità alle indagini, che mirano a fare luce su tutti gli aspetti di questa tragica vicenda.

La lettera dello zio di Arcangelo Correra, pubblicata recentemente, ha ulteriormente sottolineato l'assurdità di quanto accaduto. "Finché tutto resterà uguale morirai tutti i giorni", ha scritto, esprimendo il suo dolore e la sua frustrazione per una tragedia che poteva essere evitata.