Cristoforetti (comitato Papi): «Il voto sull’orso un successo, ora il modello Slovenia»

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Il T Quotidiano INTERNO

Un’onda capace presto di coinvolgere anche il resto del Trentino Occidentale. Così Pierantonio Cristoforetti, presidente del comitato «Insieme per Andrea Papi», legge il risultato della consultazione sull’orso in Val di Sole voluta proprio dal comitato. Qual è la reazione a caldo? «Direi che è stato un ottimo risultato. Sapevamo che il «Sì» avrebbe vinto, ma il risultato, superiore al 98%, è da sottolineare. (Il T Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Gli orsi non passeranno. La consultazione in Trentino, in Val di Sole ha parlato chiaro: il 98,58 per cento dei votanti, - il 63,16 per cento dei residenti - ritiene orsi e lupi un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l'economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali. (il Giornale)

Le parole del responsabile Oipa per la Fauna selvatica, Alessandro Piacenza: "La valenza di questa votazione è tutta da dimostrare: con tutto il rispetto per la gente della Val di Sole, stiamo parlando di 15 mila persone" TRENTO. (il Dolomiti)

La consultazione sulla presenza di orsi e lupi nei 13 Comuni della Comunità della Val di Sole ha dato l'esito atteso: il 98,5% dei votanti ha paura. Gli animalisti della Lav invece prendono le distanze da una consultazione che non ha valore vincolante per le istituzioni. (Fanpage.it)

La voce garb… Cosa mi aspetto ora? Che la politica intervenga per trovare una soluzione. (La Stampa)

Dopo il plebiscito per dire “no” all’orso nelle Valli di Sole, Pejo e Rabbi, l’europarlamentare della nostra Regione, Herbert Dorfmann, prende la parola per commentare il risultato dall’alto valore politico: “L’esito di questa consultazione popolare è un chiaro incarico ad agire, a ogni livello, dal locale all’europeo e, soprattutto, a Roma, là dove si può e si deve sbloccare davvero la situazione”. (agenzia giornalistica opinione)

In Val di Sole ha partecipato a questo voto il 63% degli aventi diritto. Poco se si pensa che quella è la zona più 'arrabbiata e polemica' con la presenza dei plantigradi. Su Rai1 è intervenuto il responsabile dell'area conservazione e gestione della fauna dell'Ispra: ''Serve un dialogo tra tecnici, istituzioni e comunità locali. (il Dolomiti)