Esuberi confermati alla Berco: parlano i lavoratori

“Giovedì 17 ottobre, alle ore 8.03, l’azienda manda una pec dove comunica l’apertura della procedura di licenziamento collettivo nello stabilimento di Copparo per 480 unità e la disdetta del contratto interrogativo aziendale”. A raccontare la vicenda della Berco, azienda del gruppo ThyssenKrupp e produttrice di sottocarri per macchine movimento terra cingolate, è il delegato Fiom Cgil Igor Bergamini. (Collettiva.it)

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Per quanto concerne l’ex Tollok, domani si terrà un tavolo regionale in cui organizzazioni sindacali e istituzioni attendono risposte della proprietà. Ferma restando la volontà di trasferire la produzione in Cina e in India, fondamentale è trovare i giusti strumenti che possano garantire la reindustrializzazione del sito e la tutela dei 77 lavoratori. (il Resto del Carlino)

“Seguiamo da vicino, con attenzione, partecipazione e viva preoccupazione la crisi Berco”. Lo spiega Nadia Romeo, rodigina, deputata del Pd. (La Voce di Rovigo)

Questa la richiesta all’azienda avanzata ieri dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, dalle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali, nell’ambito del tavolo regionale di salvaguardia occupazionale Berco di Copparo, "con lo scopo – si legge nella nota emessa dalla Regione – di creare i presupposti per un confronto sul piano industriale che apra una nuova discussione sul futuro produttivo ed eviti gli esuberi e un preoccupante ridimensionamento aziendale e dell’indotto". (il Resto del Carlino)

L’appuntamento è fissato martedì 29 ottobre, alle 20.30, nella sala consiliare del Comune rodigino. (Estense.com)

Martedì prossimo alle ore 20.30, nel municipio di Polesella, il sindaco ha invitato i rappresentanti istituzionali polesani e ferraresi per discutere “della difficile situazione che coinvolge i lavoratori della Berco, un’azienda storicamente legata al nostro territorio polesano oggi, purtroppo, al centro di una procedura di licenziamento che colpisce pesantemente lo stabilimento di Copparo (Ferrara) - scrive il sindaco Ferrarese - intervento che può portare a gravi ripercussioni per i 480 dipendenti coinvolti e rispettive famiglie. (La Voce di Rovigo)

“Siamo abituati ad affrontare situazioni molto difficili, però bisogna togliere di mezzo quella spada di Damocle, quella pistola alla tempia che è una procedura di licenziamento. Che è ancora più inaccettabile se consideriamo il numero di persone e quindi di famiglie che sono coinvolte”. (Estense.com)