Autonomia differenziata. FNOPO: “potestà legislativa professioni sanitarie spetta allo Stato”.

Autonomia differenziata, Vaccari (FNOPO): “La potestà legislativa in materia di professioni sanitarie spetta, indiscutibilmente, allo Stato”. “Il Ministero della Salute deve essere eletto a garante del principio costituzionale del diritto alla tutela della salute, per evitare che la facoltà delle Regioni ad autodeterminarsi – sancita dalla Legge sull’autonomia differenziata, recentemente approvata – possa minare i principi di universalità e equità, capisaldi del nostro Sistema Sanitario Nazionale, sin dalla sua fondazione. (AssoCareNews.it)

Se ne è parlato anche su altri media

“Abbiamo approvato in Giunta il Calendario Venatorio 2024/25 della Regione Campania. È stato un percorso lungo che ha visto il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Possiamo dire di avere a disposizione uno strumento partecipato e condiviso, caratterizzato da soluzioni rispettose di tutte le sensibilità e capace di dare dignità e prospettiva ad un settore strategico per la regione Campania”. (Impresa Italiana)

Proponiamo in questa sede un altro tassello a supporto della giusta abrogazione: La sanità territoriale o metropolitana sarà la prima vittima della Calderoli, mentre in punta di diritto andrebbe applicato pienamente l’art 114 Cost, proprio quello che ci salverebbe dalle liste d’attesa. (GLI STATI GENERALI)

Autonomia differenziata, decentramento dei poteri e riforme”: è stato questo il tema del confronto organizzato dal Cup, comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali di Napoli e della Campania che si è tenuto in questi giorni a Napoli, presso il Palazzo Serra di Cassano. (Positanonews)

Puntare sulla crescente consapevolezza dei meridionali sulla trappola apparecchiata da Calderoli è riduttivo? La vittoria del referendum con largo margine al Sud potrebbe allargare la faglia tra le due parti del paese già divise da livello dei servizi, reddito e Pil? Non ci sono argomentazioni abbastanza solide, crediamo, per supportare queste tesi. (La Repubblica)

Ha chiamato la sua relazione “don Milani alla rovescia”, cioè “inalim nod”, «perché don Milani come sappiamo riteneva sbagliato fare parti uguali tra disuguali» ed è proprio ciò che sta accadendo in Italia con la riforma Calderoli. (LaC news24)

Secondo il parere di molti costituzionalisti e addetti ai lavori non necessariamente di area progressista, la legge sull’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario rappresenta un vulnus legislativo gravido di conseguenze pesanti per i cittadini di ogni regione e non solamente di quelle meridionali. (la Repubblica)