Giorgetti e la furia di Meloni e Salvini sul ministro Robin Hood. Aumento dell’Ires per chi guadagna di più

Roma — Eppure quelle parole potevano essere soppesate, ammorbidite, circoscritte. Poteva farlo, Giancarlo Giorgetti. Perché l’intervista a Bloomberg con cui ha sdoganato la manovra “sacrifici e tasse” è stata registrata. Al ministero dell’Economia, nella sua stanza. Mercoledì, ventiquattro ore prima di essere divulgata. E però nessuno ha fermato quel video. Né qualcuno, tanto meno lui, ha pensato… (la Repubblica)

Su altri giornali

«Abbiamo annunciato che rientreremo sotto il 3% di deficit/Pil nel 2026, vedo che altre nazioni come la Francia rientreranno nel 2029 e quindi è evidente che ci apprestiamo ad approvare una legge di Bilancio in cui saranno chiesti sacrifici a tutti». (il Giornale)

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non fa sconti a nessuno mentre parla, in un'intervista a Bloomberg, della messa a punto della prossima manovra finanziaria. Ma la sola idea di tassare gli extraprofitti delle imprese fa scivolare la Borsa di Milano che chiude a -1,5%, la peggiore in Europa. (L'Unione Sarda.it)

L’ipotesi dell’aumento dell’Ires per chi guadagna di più. La Robin Hood Tax per la finanza. E gli aumenti delle accise su benzina e diesel, chiamati più gentilmente «rimodulazioni». Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ieri 3 ottobre ha fatto crollare le Borse con le sue parole sulla manovra «sacrifici e tasse». (Open)

Manovra, Meloni a caccia di risorse: per la premier non si può escludere nulla. Ma no a tasse generalizzate

Lo dice proprio così: “Chiederemo sacrifici a tutti altrimenti saltano i conti pubblici”. Il ministro Giorgetti è fatto così: poche e chiare parole che più o meno rispondono alla verità. (Tiscali Notizie)

Manovra, Giorgetti: "Tutti sono chiamati a contribuire" (AGI - Agenzia Italia)

Quando Giancarlo Giorgetti finisce con il far ballare la borsa di Milano, a palazzo Chigi si predica sangue freddo. Congetture - è la linea condivisa anche da Giorgia Meloni, ieri impegnata in un faccia a faccia con il presidente della Repubblica del Kyrgyzistan, con gli aggiornamenti sulla polveriera Mediorientale, e in una telefonata con Elly Schlein - che però rientrano in pieno all’interno del mandato di fare «mille proiezioni» prima di licenziare la Finanziaria affidato proprio dalla presidente del Consiglio al suo ministro dell’Economia. (ilmessaggero.it)