FI studia ipotesi Ius Scholae anche per non nati in Italia
Concedere la cittadinanza con lo Ius Scholae, dopo un ciclo scolastico decennale, anche ai minori non nati in Italia, figli di immigrati regolari: questa "estensione è da prendere in considerazione" nella proposta di legge che Forza Italia sta preparando da "presentare agli alleati a breve". Lo ha spiegato il capogruppo alla Camera Paolo Barelli che, con il presidente dei senatori azzurri Maurizio Gasparri, ha illustrato ai parlamentari di FI le linee guida del testo in una riunione in cui sono state raccolte "osservazioni tecniche". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ma il risultato non è stato quello sperato dalle opposizioni: il centrodestra ha votato contro in modo compatto, Forza Italia incluso, anche sui passaggi che parlavano di Ius scholae. (Fanpage.it)
"Dopo un dibattito sterile, fatto di chiacchiericcio estivo sui giornali, stiamo discutendo di cittadinanza nel luogo giusto, quello della democrazia e della legge. Peccato doverlo fare attraverso la discussione di mozioni. (Il Sole 24 ORE)
"Dopo un dibattito sterile, fatto di chiacchiericcio estivo sui giornali, stiamo discutendo di cittadinanza nel luogo giusto, quello della democrazia e della legge. Peccato doverlo fare attraverso la discussione di mozioni. (il Giornale)
Marcia indietro di Forza Italia sulla cittadinanza. In aula alla Camera il partito di Antonio Tajani non solo non vota lo ius scholae, ma arriva a sostenere che la cittadinanza va concessa solo a chi va bene a scuola. (L'HuffPost)
Per non parlare dei bambini stranieri: ghettizzati, marginalizzati, esclusi, tristi e depressi che non possono neanche fare sport. E questo per colpa del centrodestra. (Il Fatto Quotidiano)
“La cittadinanza non è un regalo ma la si ottiene condividendo le leggi e i valori di una comunità. Se il Partito democratico voleva cambiare la legge sulla cittadinanza ha avuto anni e anni in cui era al governo e lo poteva fare, ma non lo ha fatto”. (La Voce del Patriota)