Attentato a Trump, cosa ha detto il capo del Secret Service

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Kimberly Cheatle difende l'operato degli agenti e su quanto accaduto ieri afferma: "Stiamo lavorando con tutte le agenzie federali, statali e locali per capire cosa sia successo" "Gli agenti del Secret Service si sono mossi velocemente, i nostri cecchini che hanno neutralizzato lo sparatore e i nostri agenti che hanno adottato misure protettive per assicurare la protezione dell'ex presidente Donald Trump". (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo riporta Sky News. L'accusa parte da un reporter di RealClearPolitics che ha affermato su X che "le risorse dei servizi segreti sono state dirottate perché hanno seguito il protocollo dell'agenzia che si applica a Trump in quanto ex presidente". (Il Messaggero Veneto)

Alle 18.15 del 13 luglio, durante un evento elettorale, l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato vittima di un attentato. Mentre pronunciava un discorso dal palco, un colpo di arma da fuoco lo ha colpito all'orecchio, causandogli sanguinamento. (La Gazzetta dello Sport)

Quarantatré secondi. Tanto è passato dal primo colpo sparato da Thomas Matthew Crooks verso Donald Trump a quando un agente del Secret Service ha detto che il ragazzo era stato ucciso. (ilmessaggero.it)

I professionisti dell'odio sono pure qui

Nelle ore immediatamente successive all’aggressione, il leader democratico aveva telefonato a Trump per sincerarsi delle sue condizioni: “Abbiamo avuto una breve ma piacevole conversazione“, ha spiegato. (Virgilio Notizie)

Come riporta la Cnn, secondo Catalin Grigoras e Cole Whitecotton i colpi contro l’ex presidente Usa sarebbero partiti da tre diverse armi. Sarebbe stata più di un’arma a sparare contro Donald Trump durante il comizio di Butler in Pennsylvania, in cui è rimasto ferito a un oreccho. (Open)

La prima volta accadde nel 1865 con Abramo Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti, ucciso mentre si trovava a teatro. Nel 1933 un italo americano sparò a Roosevelt mancando l'obiettivo, poi venne il turno di John Kennedy, ucciso nel 1963. (il Giornale)