Pistorius si tira fuori dalla corsa alla cancelleria: campo libero per Scholz
Un passo indietro proprio quando le luci della ribalta erano pronte a illuminarlo: così Boris Pistorius, il politico attualmente più popolare di Germania, ha sorpreso tutti annunciando che non correrà per la leadership del Partito Socialdemocratico (Spd). Con un breve video sui propri canali social, l'attuale ministro della Difesa ha spianato la strada al cancelliere uscente Olaf Scholz, pronto a tentare una difficile riconferma alle prossime elezioni anticipate, previste per il 23 febbraio Scholz e i leader del partito hanno dichiarato di voler reagire e recuperare il forte svantaggio nei sondaggi. (EuropaToday)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nel 2017 fu lui a far fallire le trattative per la formazione di una coalizione di governo fra cristiano democratici (dell’allora cancelliera Angela Merkel), i Verdi e i liberali, sostenendo che a volte è meglio restare all’opposizione che governare male. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Andai al congresso dei verdi nell'estate dell'86, anno elettorale, che avrebbe visto la conferma di Helmut Kohl al governo. Le delegate, di ogni età, sedevano tranquille e lavoravano a maglia. Un'immagine familiare, mi ricordava le mie zie durante le vacanze in Sicilia. (Italia Oggi)
Il cancelliere non è riuscito a portare a compimento la legislatura, trovandosi alla guida di una maggioranza lacerata su tutto. E’ il segreto di pulcinella che si terranno in data 23 febbraio. (InvestireOggi.it)
La Germania si trova ad affrontare inaspettati venti contrari. Mentre l’Ucraina lotta per respingere la Russia, il Medio Oriente esplode e la Cina minaccia Taiwan, la Germania ha difficoltà a far fronte a una serie di sfide interne ed estere. (L'Opinione)
È ormai diventato quasi luogo comune, non senza malcelato e stolto compiacimento soprattutto in Italia, additare la Germania come il «grande malato d’Europa». (Corriere della Sera)
Nel 2021 la vittoria elettorale dei socialdemocratici, la prima dal 2002, era arrivata sull'onda della capacità di Scholz di presentarsi come l'erede (Inside Over)