Mosca vive il momento «corazzata Potëmkim»
Il crollo di Bashar al-Assad ha come immediato corollario il declassamento di Mosca dal rango di grande potenza. A rivelarsi significative sono soprattutto le conseguenze che il collasso del regime alauita ha per l’operatività marittima della Russia. Per meglio ricostruire il contesto strategico, va ricordato che già l’invasione russa dell’Ucraina aveva comportato pesanti perdite navali per Mosca, con il Mar Nero trasformato né più né meno in una «tonnara» dai missili antinave e dai droni ucraini (e dal decisivo supporto britannico). (Panorama)
Ne parlano anche altri media
ANSA (Avvenire)
Pubblichiamo da International Viewpoint, organo in inglese della Quarta Internazionale, questa intervista, anche se è vecchia di una settimana. Non ha mai rinunciato alla sua lotta contro la dittatura ed è stato arrestato di nuovo cinque anni fa, ma fortunatamente è stato rilasciato dopo alcuni mesi. (Brescia Anticapitalista)
Siria: ultimi eventi (IARI - Istituto Analisi Relazioni Internazionali)
Scelte decisive per evitare il caos attendono nelle prossime ore la nuova Siria. Intanto sono giunti altri segnali importanti. Per carpirne la portata occorre tenere a mente alcune dinamiche interne al mondo a cui la Siria appartiene: il soggetto politico da cui partire è la Fratellanza Musulmana, l’espressione leader di quello che noi chiamiamo «Islam politico», un tipo di visione che col passare del tempo è diventata sempre più rigida e avversa ai regimi, da quelli militari come Egitto e Siria, ai loro nemici del Golfo, come l’Arabia Saudita, tutti repressivi. (SettimanaNews)
fasce di popolazione arrabbiate a causa dal disagio economico prodotto dall’apertura dell’economia e dalla conseguente devastazione delle piccole imprese manifatturiere, che hanno iniziato a soffrire l’emergere e la potenza della produzione turca; i contadini del nord, frustrati dalla mancanza di una risposta adeguata del governo alla lunga siccità che li ha costretti a spostarsi nelle città settentrionali di Aleppo e Idlib; settori della piccola borghesia laica, scontenti del fallimento della Primavera di Damasco del 2000-01 e delle sue promesse di riforme politiche derivanti dai muntadayāt (forum di discussione) che si erano tenuti in tutto il Paese; i Fratelli musulmani siriani profondamente offesi, nati dalla piccola borghesia devota, repressi nel 1982 ma riemersi dopo essere stati ispirati dal ruolo svolto dai Fratelli musulmani nelle proteste tunisine ed egiziane del 2010-11; forze islamiste addestrate da al-Qaeda in Iraq che ambivano a sventolare la bandiera nera del jihadismo dai parapetti più alti di Damasco. (Potere al Popolo)
Con la fuga di Bashar al-Assad, si reitera lo sbaglio fatto con Saddam Hussein e Muhammar Gheddafi: esultare per il dittatore caduto. Purtroppo non si può misurare il mondo con un metro ormai inservibile. (Panorama)