GIANI: "BEKO SIENA SIMBOLO DELLA LOTTA PER IL LAVORO IN TOSCANA"

Il presidente della Regione: La Toscana non accetta la chiusura dello stabilimento di Viale Toselli: lavoratori e istituzioni uniti" Siena – Davanti ai cancelli dello stabilimento Beko di Siena, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ha preso parte alla manifestazione al fianco dei lavoratori per protestare contro la chiusura del sito produttivo che impiega oltre 300 persone. "Questo diventerà il simbolo della lotta per il lavoro in Toscana," ha dichiarato Giani con fermezza, definendo la vicenda "scandalosa. (oksiena.it)

La notizia riportata su altri giornali

“Vogliamo sapere dal governo quali iniziative urgenti abbia attivato per scongiurare gli annunciati licenziamenti e la cessazione delle attività della Beko, di proprietà dell’azienda turca Arcelik e di Whirpool, negli stabilimenti di Siena, Comunanza e Cassinetta, e per assicurare il prosieguo della totalità delle attività della Beko, anche in applicazione dei poteri “Golden Power” da parte dell’esecutivo del nostro Paese”. (RadioSienaTv)

La CNA di Ascoli Piceno ribadisce la necessità di un intervento tempestivo per tutelare i posti di lavoro dei dipendenti e di tutte le maestranze attive nel settore degli elettrodomestici, in un processo produttivo che in buona parte coinvolge fornitori esterni all’azienda. (La Nuova Riviera)

Oltre ai dipendenti diretti, sono molte le aziende che lavorano per la ‘Beko Europa’ creando indotto per numerose famiglie, un segnale che l’Amministrazione di Amandola ha voluto rimarcare. La crisi della ‘Beko Europe’ di Comunanza, è qualcosa che innescherà un pericoloso effetto a cascata nel tessuto socio economico di tutta l’area montana. (il Resto del Carlino)

Beko: Giani “Inizia una lotta che ci coinvolge tutti”. Fratoianni chiede conto al Governo

Lo afferma Sara Pugliese commissario comunale di Forza Italia Siena. “La notizia del disimpegno di Beko Europe dal sito produttivo di Siena, purtroppo, non sorprende: tutte le scelte e le dichiarazioni della multinazionale turca lasciavano presagire questa drammatica decisione. (RadioSienaTv)

Situazioni diverse, è chiaro. Perché un conto è Cassinetta di Biandronno, a un’ora da Milano (940 lavoratori) e un conto sono Siena (299, produzione di congelatori) o ancora la più periferica Comunanza, la cittadina tra i Monti Sibillini dove 320 persone sono al lavoro sulle lavatrici. (varesenews.it)

“Qui inizia una lotta che ci coinvolge tutti, Questa non è un’azienda, questa è la Toscana”. (gonews)