Caso dossieraggi, cosa non torna negli accessi sul figlio di La Russa: "Voglio sapere chi ha ordinato quella ricerca”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Fanpage.it INTERNO

Crescono i dubbi attorno alla maxi inchiesta sullo spionaggio della Dda di Milano. Tra le incognite, una riguarda il dossier sulla famiglia di Ignazio La Russa. Tante le cose che non tornano, a partire dalla data del primo accesso, esattamente il giorno dopo il presunto stupro di cui è accusato il figlio, ma di cui all'epoca nessuno ne era a conoscenza. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo scorso 5 settembre Nunzio Samuele Calamucci, la mente tecnologica della rete di presunte cyber-spie al centro dell'indagine della Dda di Milano e della Dna, parla al telefono con l'ex super poliziotto Carmine Gallo e con Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera Milano che si è autosospeso in quanto indagato e titolare di Equalize, la società amministrata dallo stesso Gallo ritenuta una sorta di fabbrica di dossieraggio. (Tiscali Notizie)

Gli indagati discutono del ruolo delle società e tra i diversi nomi spunta anche quello di un’agenzia investigativa di Trento che si occupa di informazioni commerciali su aziende e clienti. «Allora sono Omnidata e Abbrevia ... (Corriere del Trentino)

“Temo per l’incolumità mia e della mia famiglia, mi passavano i dati e io facevo i report, eseguivo”. Davanti al gip Fabrizio Filice, Camponovo si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune dichiarazioni spontanee. (Il Fatto Quotidiano)

In una conversazione del 5 settembre scorso, intercettata nell'inchiesta sul presunto dossieraggio... "Stiamo facendo la trasformazione da Ikea a boutique...stiamo diventando boutique". (Virgilio)

Giornata di interrogatori ieri al palazzo di Giustizia di Milano per alcune delle cyber-spie che componevano la Banda di via Pattari, la centrale di dossieraggio nascosta dietro la società Equalize di proprietà del presidente di Fondazione Fiera, Enrico Pazzali. (LA NOTIZIA)

(Afe/Adnkronos – www.varesenoi.it) La portata di quanto acquisito con le attività tecniche poste in essere «è vastissima ed il materiale è ingente, soverchiante, per mole e contenuti». E’ quanto si legge in un’informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese allegata agli atti dell’inchiesta sul presunto dossieraggio illecito che ha portato a quattro arresti (domiciliari) e a indagare una sessantina di persone. (Luino Notizie)