De Rossi, il retroscena sull'esonero ▷ "L'intervista a Totti gli è costata la panchina. A Trigoria si urlava il suo nome"
Era una mattinata ordinaria per Daniele De Rossi. Un inizio di giornata con il campionato in testa e l’Udinese nel mirino. L’allenatore della Roma passeggiava per Trigoria: fratini in mano pensando a dove mettere i cinesini, si prepari il campo per l’inizio dell’allenamento. La seduta non ci sarà mai, come noto. De Rossi uscirà da Trigoria qualche ora dopo sorridendo per l’ultima volta ai tifosi e firmando autografi: “Firmo veloce, ma ora fatemi andare a casa“. (Radio Radio)
Su altre fonti
"La decisione del Club è adottata nell'interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio - si legge in un comunicato del club giallorosso che ringrazia il tecnico per il lavoro svolto e "per la sua passione e dedizione di questi mesi". (Primocanale)
Ha esordito in Serie A nel 2016-17 sulla panchina del Genoa, dopo aver ottenuto – nella stagione precedente – la promozione nel massimo campionato con il Crotone, la prima nella storia della società calabrese. (Pianeta Milan)
Lo hanno preso per tenersi buoni noi tifosi, lo hanno bruciato e ora boh. La verità è che il problema della Roma è stato p… (L'HuffPost)
Roma, l'arrivo a Trigoria di Ivan Juric per la firma del contratto 18 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Perchè Juric? Considerando il suo ottimo rapporto con il 3-5-2, e con la nuova campagna acquisti giallorossa basata principalmente su questo modulo, non è escluso che la Roma abbia deciso di puntare su di lui proprio per questo motivo. (FantaMaster)
Sui social i tifosi hanno espresso la loro delusione con una pioggia di commenti, che si sono sommati alle tante accuse alla società, con Dan e Ryan Friedkin che sono finiti sul banco degli imputati. Non sono mancate anche le reazioni dei Vip, increduli nell'apprendere del licenziamento di «Capitan Futuro»: da Claudio Amendola, che si è detto dispiaciuto per la decisione presa dalla società («Questo sport mi fa schifo»), a Massimo Ghini che ha pensato ad uno scherzo («Sono rimasto senza fiato»), fino a Lino Banfi che si è definito »scioccato». (Corriere Roma)