Banco Bpm, Castagna: “A rischio 6.000 posti di lavoro con deal Unicredit”

Nel comunicato diffuso ieri, con il quale Banco Bpm ha sostanzialmente bocciato in via preliminare la proposta di acquisizione avanzata da Unicredit, l’istituto guidato da Giuseppe Castagna aveva già espresso seri dubbi in merito alle ricadute occupazionali. Lo stesso Amministratore delegato è entrato più nello specifico in una lettera inviata ai dipendenti e visionata da Bloomberg, nella quale si stimano potenziali tagli al personale per circa 6.000 lavoratori di Banco Bpm. (Finanzaonline)

Su altri giornali

Un'offerta ostile a un prezzo inadeguato, che mette a rischio le mosse su Anima e Montepaschi ed è soggetta all'incertezza dell'operazione Commerzbank: sono i passaggi chiave della valutazione in via preliminare fatta dal cda di Banco Bpm sull'ops annunciata da Unicredit (Italia Oggi)

Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, lancia un allarme sulle ricadute occupazionali di un’acquisizione da parte di Unicredit. (Il Fatto Quotidiano)

Benvenuti su Outlook, la newsletter di Repubblica che analizza l'economia, la finanza, i mercati internazionali.Quello che so sui mercati finanziari e l’economia l’ho imparato lavorando per una delle principali Sim di Piazza Affari, le società che comprano e vendono i titoli in Borsa per i grandi investitori. (la Repubblica)

Banco Bpm dice “no” a Unicredit: «Offerta ostile»

"Questo matrimonio non s’ha da fare". Una replica che Piazza Affari aveva anticipato lunedì sera, al termine di una seduta in cui i titoli coinvolti nell’operazione avevano avuto un andamento opposto: +5,48% Banco Bpm e -4,77% Unicredit (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Castagna avverte anche del rischio di limitare l’autonomia strategica del management, soprattutto in relazione all’operazione su Anima Holding, a causa delle regole sulle Opa. (Il Giornale d'Italia)

Il Cda di Banco Bpm boccia l'offerta pubblica di scambio (Ops) di Unicredit, giudicandola "all'unanimità" inadeguata a riflettere il valore della banca ed esprimendo forte preoccupazione per le "prevedibili ricadute" occupazionali e per gli effetti negativi che avrà sulla "flessibilità strategica" dell'istituto, ingessato dalla 'passivity rule' in una fase di forte crescita. (L'Unione Sarda.it)