"Fottiamo tutta l'Italia": così gli hacker facevano milioni spiando imprenditori e politici. Del Vecchio indagato

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"Ci incul tutta l’Italia. Non te lo fa nessuno quel lavoro". Sono emblematiche queste parole, che esprimono l’esaltazione di uno dei principali indagati nella maxi inchiesta sugli hacker, che facevano affari milionari spiando le aziende e rivendendo le informazioni in quello che lo stesso procuratore Antimafia Giovanni Melillo ha definito un "gigantesco mercato nero di dati riservati". Come si legge nelle oltre 500 pagine di ordinanza di misure cautelari del Gip milanese Fabrizio Filice, a parlare, senza sapere di essere ascoltato dai carabinieri di Varese, è Nunzio Samuele Calamucci: socio di minoranza della Mercury Advisor Srl. (MilanoToday.it)

Su altre testate

Ci sono anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il figlio Geronimo tra le persone finite nel mirino della rete di presunti spioni guidata dal super poliziotto Carmine Gallo, ai domiciliari, e da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. (Tiscali Notizie)

"Un gigantesco mercato delle informazioni": tutti i dettagli dell'inchiesta che fa tremare l'imprenditoria e la finanza italiana ROMA – Emergono dettagli inquietanti sulla maxi inchiesta della Procura di Milano e della Dda per dossieraggio e accesso abusivo a data base istituzionali. (Dire)

Che alla «Equalize srl» potevano avere perché «autorizzati dal Governo con regolare licenza...»: «Noi per fare sto lavoro, abbiamo l’autorizzazione del Ministero dell’Interno, certo», rassicurava i potenziali clienti il «dominus» e ad, l’ex superpoliziotto Carmine Gallo. (Corriere Milano)

Nunzio Samuele Calamucci avrebbe avuto "a disposizione" un "hard disk contenente ottocentomila Sdi", ossia informazioni acquisite dalla banca dati delle forze dell'ordine. In un'altra conversazione del novembre 2023, Calamucci avrebbe avuto la preoccupazione di "mettere da parte", ossia trasferire dati, di "sei, sette milioni di chiavette che c'ho io". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

C'è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel mirino degli spioni milanesi. In una conversazione tra indagati, nell'inchiesta di Milano sugli accessi abusive alle banche dati che ha portato ieri a sei misure cautelari, si lasciava intendere di aver "intercettato" o "clonato" un account mail del Quirinale. (Secolo d'Italia)

"Carmine è a rischio perquisizione, quindi noi non dobbiamo lasciare qua nessun materiale estraneo." E' una delle intercettazioni nella richiesta di arresti della Dda di Milano nell'indagine che ha smantellato una rete di spioni che, guidati dall'ex super poliziotto Carmine Gallo, e con il benestare di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera, avrebbe confezionato su commissione dossier illeciti setacciando le banche dati strategiche nazionali. (Tiscali Notizie)