Gli italiani amano lo smart working

03/11/2024 ECONOMIA

Una recente ricerca del Politecnico di Milano ha evidenziato come lo smart working abbia conquistato il cuore degli italiani. Il 73% degli occupati attualmente in smart working non vorrebbe rinunciarvi, e il 27% sarebbe pronto a cambiare lavoro qualora l'opportunità gli venisse revocata. Inoltre, il 46% tenterebbe di convincere il proprio capo a mantenere la flessibilità del lavoro agile. Questo studio dimostra come il lavoro agile sia tuttora molto apprezzato, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia.

Attualmente, sono 3,55 milioni i lavoratori che operano in smart working, e per il 2025 si prevede una crescita del 5%, che porterebbe a 3,7 milioni il numero di "smart workers" in Italia. Nonostante lo stop a tutte le misure di lavoro agile, il numero di occupati da remoto è sostanzialmente stabile: 3,55 milioni rispetto ai 3,58 milioni del 2023, con una diminuzione dello 0,8%. Lo smart working cresce nelle grandi imprese, dove coinvolge quasi 2 milioni di lavoratori (1,91 milioni, +1,6% sul 2023), vicino al picco della pandemia, con il 96% delle grandi organizzazioni che oggi hanno consolidato delle iniziative.

Sette italiani su dieci contesterebbero la decisione della propria azienda, se questa decidesse di far rientrare tutti al lavoro in presenza in ufficio, e il 27% penserebbe seriamente anche di cambiare lavoro. Tuttavia, se proprio fosse necessario, chiederebbero almeno il 20% di stipendio in più, oltre che una maggiore flessibilità. Gli italiani apprezzano lo smart working e non vogliono tornare indietro, come emerge da diverse ricerche, tra cui quella condotta dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano.

Il periodo della pandemia da coronavirus diventa sempre più un ricordo e molte abitudini nate in risposta all’emergenza sanitaria sbiadiscono. Così è per lo smart working come regola e non come eccezione: sono sempre di più le imprese che hanno deciso di fare marcia indietro e di tornare alla tradizionale vita da lavoro in ufficio.