Risiko bancario, da Unicredit-Banco Bpm a Mps: tutti i dossier aperti sul credito
La foresta pietrificata è un racconto ormai del passato. Il secondo blitz di Andrea Orcel nell’arco di tre mesi certifica un dato di fatto: il credito italiano si sta muovendo verso il consolidamento (oltre a mandare un implicito messaggio: tra Commerzbank e Banco Bpm l’unione bancaria me la faccio io). Se Unicredit ha messo nel mirino per una potenziale aggregazione la banca di Francoforte sul Meno e da oggi, lunedì 25 novembre, anche Piazza Meda, vero è che nelle ultime settimane si è assistito a un’accelerazione di operazioni di M&A. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Unicredit ormai di italiano ha poco e niente: è una banca straniera, a me sta a cuore che realtà come Bpm e Mps che stanno collaborando, soggetti italiani che potrebbero creare il terzo polo italiano, non vengano messe in difficoltà. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Unicredit ha lanciato lunedì 25 novembre un’opa totalitaria su Banco Bpm tutta in azioni dopo essere entrato in Commerzbank. E dopo aver rilevato il 5% di Mps. (Milano Finanza)
Banco Sabadell Anima (LA STAMPA Finanza)
«A me le concentrazioni, i monopoli non piacciono mai. (Corriere TV)
"Non penso ci sia una grande sorpresa per questa scelta", ha detto l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, durante la conference call con gli analisti dopo l’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata all’alba di oggi su Banco Bpm (il Giornale)
"Poi vedremo, come è noto esiste la golden power. Il governo farà le sue valutazioni, valuterà attentamente quando Unicredit invierà la sua proposta per le autorizzazioni del caso", ha aggiunto. (Tiscali Notizie)