Esplosione a Ercolano, si ipotizzano omicidio e disastro colposi
Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull'esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni. Secondo quanto si è appreso l'onda d'urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell'esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri giornali
La Procura indaga sulla tragedia di Ercolano, l'esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d'artificio in cui hanno perso la vita tre giovani, un diciottenne, Samuel Tafciu, e due gemelle di 26 anni, Sara e Aurora Esposito. (napoli.corriere.it)
Tre morti, cadaveri da identificare faticosamente dopo lo scempio provocato da un’esplosione che è stata ascoltata a chilometri di distanza. Accade a Ercolano, provincia di Napoli, in Contrada patacca 94. (Il Fatto Quotidiano)
Un boato ha sconvolto la cittadina di Ercolano, alle porte di Napoli: l'esplosione di una fabbrica di fuochi artificiali ha provocato la morte di tre persone. Dai primi accertamenti dei carabinieri é emerso che il luogo dove c’è stata l’esplosione fosse un unico appartamento rialzato. (Avvenire)
Sono tre i morti accertati, due gemelle di 26 anni e un 18enne di origini albanesi, nessuno pare essere residente ad Ercolano. Queste le parole di Ciro Bonajuto, sindaco di Ercolano, raggiunto dai microfoni di LaPresse dopo l’esplosione di un edificio in Contrada Patacca. (LAPRESSE)
Un immobile intestato a una bambina di 13 anni, che ovviamente non è responsabile della tragedia di Ercolano. Sotto inchiesta dunque il proprietario di fatto dell’immobile, mentre verifiche sono indirizzate anche nei confronti della compagna. (ilmattino.it)
E dopo pochi minuti le sirene delle ambulanze a squarciare la quiete di un'area agricola a cavallo tra Ercolano e San Giorgio a Cremano. Prima un forte boato avvertito in diversi comuni alle falde del Vesuvio. (ilgazzettino.it)