L’imbarazzante lezioncina della Gabanelli sulle auto elettriche
Oggi leggete cosa sta succedendo sulle auto green nel pezzo di Milena Gabanelli. Ecco, e questo è lo straordinario metodo Report. Non c’è nulla di peggio di Report dal punto di vista informativo perché è sempre molto plausibile quello che dicono, ma nella loro plausibilità alla fine ti portano sempre verso il loro bias politico, verso il loro orientamento ideologico. Che non è mai quello liberale. Allora, cosa succede? Succede che, dopo averci spiegato che l’Italia e l’Europa dovevano fare la rivoluzione verde, dopo averci spiegato che l’auto green era giusta, senza aver fatto nessuna critica alle politiche negli ultimi 5 anni di decarbonizzazione dell’Europa, sono arrivati a vedere oggi quello che noi vedevamo ieri, e cioè che le auto elettriche non si vendono. (Nicola Porro)
Su altre fonti
Nonostante la consapevolezza di dover garantire un futuro alla nostra industria automobilistica, c'è un paradosso che emerge in tutto questo. Ovvero, il contrasto tra le posizioni del Governo e la crescente necessità di misure incisive per affrontare il cambiamento climatico. (QuiFinanza)
Intervenendo al Question time alla Camera, il ministro delle Imprese e Made in Italy ha parlato del tavolo Stellantis, del taglio al fondo automotive e della necessità di cambiare le regole europee sulla transizione green (Auto.it)
Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al trilaterale tra Confindustria, Medef e Bdi in corso a Parigi. «Dobbiamo agire subito e cambiare quello che è necessario per raggiungere gli obiettivi del 2035» per il settore auto, «altrimenti non avremo emissioni net zero al 2035 ma zero industria». (Il Messaggero - Motori)
La Cgil lascia la trattativa su assunzioni e organizzazione del lavoro. È il dilemma dell’apparire caro al regista Nanni Moretti che il segretario del... (La Verità)
Più che lo stop alla vendita di vetture termiche in Unione Europea del 2035, che potrebbe anche essere rinviato, a pesare sulle decisioni dei costruttori sono anzitutto le sanzioni imposte dalla UE per lo sforamento di un dato valore delle emissioni CO2 medie della gamma di ciascuna casa auto. (La Gazzetta dello Sport)
Questo il diktat, previsto nel piano europeo, che ha nel mirino arrivare ad abbattere le emissioni di Co2. L’obiettivo 2025 sembra però essere particolarmente difficile da centrare, visto che i trend sulla vendita delle auto elettriche hanno fatto registrare un calo del 4,9% nell'ultimo anno, rispetto al 2023, e il non rispetto del vincolo Ue impone sanzioni alle case automobilistiche ribelli. (Italia Oggi)