Assange, no estradizione: Alta Corte di Londra accorda un nuovo appello. “Non sono infondati i timori che negli Usa abbia processo ingiusto”

Si è fermata la macchina dell’estradizione negli Stati Uniti per Julian Assange. L’Alta Corte di Londra ha accordato al fondatore di Wikileaks la possibilità di presentare un nuovo ricorso dinanzi alla giustizia britannica, riconoscendo come non infondate le argomentazioni della difesa sul timore di un processo non giusto oltreoceano, dove rischia una condanna a 175 anni di carcere per aver diffuso documenti riservati del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti, inclusi crimini di guerra commessi fra Afghanistan e Iraq (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Assange vince un round, puo' fare appello contro gli Usa (La Gazzetta del Mezzogiorno)

PUBBLICITÀ Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha le basi per presentare un appello contro la sua estradizione negli Stati Uniti, come ha stabilito l'Alta corte di Londra, che ha ritenuto insufficienti le garanzie fornite da Washington sul trattamento che verrà riservato al giornalista (Euronews Italiano)

Diverse decine di manifestanti si sono radunati davanti alla Royal Courts of Justice di Londra, dove hanno sede la High Court e Court of Appeal, mentre si attende che due giudici si pronuncino sulla possibilità o meno per il fondatore di WikiLeaks Julian Assange di un nuovo ricorso contro la sua estradizione negli Stati Uniti (Quotidiano di Sicilia)

I giudici dell’Alta Corte di Londra, chiamati a esprimersi sul diritto di Assange di presentare un nuovo appello nel Regno Unito – dove il giornalista australiano si trova detenuto dal 2019 – gli hanno infatti dato ragione, scongiurando così la sua immediata estradizione negli USA. (L'INDIPENDENTE)

Ma riapre la partita dell'estradizione, dopo che già a marzo era stato introdotto un primo spiraglio con il rovesciamento del no secco opposto in primo grado dalla giustizia britannica all'istanza di ricorso della difesa. (La Stampa)

Ne parliamo con i giornalisti Gigi Moncalvo e Berenice Galli da Londra. (ByoBlu)