Commerzbank, chi può giocare un ruolo nella partita di Unicredit in Germania

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Milano Finanza ECONOMIA

Non può essere messo in dubbio che Andrea Orcel sia uno dei banchieri più accorti e brillanti in Europa della sua generazione. I risultati, passati e presenti, parlano da soli. A maggior ragione, avendo fatto da consulente su grandissime operazioni di m&a, sa bene quanto conti avere il consenso, diffuso e di alleati forti, per portare a compimento le operazioni più... (Milano Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

E a Berlino il presidente … (la Repubblica)

Oggi i mercati vogliono crederci, dopo le ultime novità arrivate dalla Germania capitanata dal governo di Olaf Scholz che, per ora, si è espressa sull’interesse della banca italiana nei confronti dell’istituto teutonico con un nein convinto. (Finanzaonline)

Assume questa carica in un momento di trattativa particolare e delicato con Unicredit, il suo contendente è Andrea Ocerl, banchiere italiano, Amministratore Delgetato di Unicredit, con esperienza nel campo delle operazioni straordinarie. (Il Giornale d'Italia)

Il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una conferenza stampa, ha chiarito che non si è parlato della scalata a Commerzbank da parte di Unicredit nella telefonata intercorsa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che le affermazioni del cancelliere tedesco riguardo l'ostilità della scalata “non si riferivano al governo italiano ma ovviamente alla banca” di piazza Gae Aulenti. (TGR Lombardia)

A che punto è il dossier Unicredit-Commerzbank? il punto di Luca Picotti, avvocato e autore di “La legge del più forte” La scelta del governo, azionista di maggioranza, di non cedere più quote, politica ma legittima. (Start Magazine)

Ma «abbiamo fatto un investimento da 3,5 miliardi» per il 21%, di cui l’11,5% ancora potenziale tramite derivati, «qualsiasi strada abbiamo davanti richiede il dialogo con tutti gli stakeholders». Ieri mattina a Londra dove è intervenuto alla 29° Ceo conference di Bank of America, Andrea Orcel ha fatto un punto misurato sullo stato dell’arte di un’operazione che negli ultimi giorni il governo di Berlino ha bollato come «atto ostile» ma che, secondo l’ad di Unicredit, «può creare una banca più forte per sostenere l’economia e la crescita che deve accelerare, in un momento in cui l’Europa si trasforma». (ilmessaggero.it)