RADIO RAI 1 * "UN GIORNO DA PECORA": ROMANIA - MOGLIE VANNACCI: «VOTO? VIOLAZIONE DEMOCRAZIA, MAI SENTITA UNA COSA DEL GENERE

Martedì 10 dicembre 2024 (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// Quanto è accaduto col voto in Romania è una “violazione della democrazia, non solo per la Romania ma anche per l’Europa, non si è mai sentita una cosa del genere a livello continentale. Colpo di Stato? Per alcuni si, io l’ho vissuta male come gran parte dei cittadini”. A parlare, ospite di Rai Radio1 a Un Giorno da Pecora, è Camelia Mihailescu, moglie romena dell’europarlamentare Roberto Vannacci, che si è espressa così riguardo la decisione sulle elezioni nel suo Paese. (agenzia giornalistica opinione)

Se ne è parlato anche su altre testate

Domenica 8 dicembre era previsto il ballottaggio tra la candidata filo-europea Elena Lasconi e quello di estrema destra Calin Georgescu arrivato in testa al primo turno, sullo sfondo di possibili ingerenze russe. (ilmessaggero.it)

Le cause ufficiali parlano di problemi legati a TikTok e alla diffusione che il candidato vincente Georgescu sarebbe riuscito a ottenere tramite la piattaforma cinese, ma i motivi della Corte Costituzionale sono stati resi pubblici, e di accuse effettivamente illegali non c’è traccia. (Radio Radio)

– Calin Georgescu è il nome che, da qualche settimana, preoccupa l’establishment politico rumeno e gli alleati del Paesi balcanico, Unione Europea e Stati Uniti in primis. A seguito della pubblicazione di alcuni documenti segreti dell’intelligence, che mettevano in luce finanziamenti illeciti e la presenza di un “attore statale straniero”, la Corte costituzionale ha deciso di cancellare le elezioni e ripeterle da capo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Voto annullato, Romania nel caos tra mercenari e intimidazioni

Tutti i documenti dei Servizi romeni sulle campagne social filo Russia alle presidenziali L’annullamento delle elezioni presidenziali in Romania è stato deciso sulla base dei contenuti di alcuni rapporti dell'intelligence visionati da Startmag. (Start Magazine)

Del resto è certo che dietro le primavere arabe del 2011 ci fossero gli Usa. Io non credo che la caduta di Assad sia un fatto positivo, come non lo fu quella di Gheddafi. (ROMA on line)

Un colpo di scena dietro l’altro, una catena di eventi sempre più allarmante, con in sottofondo un’atmosfera à la “Vogliamo i colonnelli”. (Il Piccolo)