Continua il braccio di ferro tra Unicredit e Commerzbank, la fusione si allontana sempre più
Unicredit prova ancora a comprare Commerzbank, ma la banca tedesca continua a fare muro; il matrimonio tra i due colossi bancari deve ancora attendere, con la banca tedesca che ha annunciato il lancio di un programma di riacquisto di azioni per un valore di 600 milioni di euro, subito dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. Il secondo istituto bancario tedesco per dimensioni ha ricevuto l’approvazione dalla Bce e dall’Agenzia finanziaria tedesca per avviare il terzo buyback dell’anno. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altri giornali
Commerzbank riacquista le proprie azioni nel mezzo della battaglia per l’acquisizione con Unicredit. Secondo quanto comunicato dall’istituto tedesco nella giornata di lunedì, la Banca centrale europea e l’Agenzia finanziaria federale tedesca hanno approvato un ulteriore programma di riacquisto di azioni proprie per un volume di 600 milioni di euro. (Start Magazine)
Unicredit avrà maggiori opportunità di farcela con Commerzbank o verrà risucchiata nella campagna elettorale tedesca? La prossima settimana nuovo vertice tra le due banche (FIRSTonline)
Dall'alto dei risultati record di Unicredit, il ceo Andrea Orcel mette in riga Commerzbank: «Non può essere un investimento per sempre, bisognerà primo o poi prendere una decisione se dentro o fuori. E poi: «Se Commerzbank o qualunque altra acquisizione aggiunge valore è una grande cosa, se non è così passeremo ad altro, ma tutti dovranno prendersi le loro responsabilità per cosa succederà dopo». (il Giornale)
Comunque ha alzato le sue previsioni per il reddito netto da interessi e da commissioni per l'intero anno Pesano gli accantonamenti, ma il numero è migliore delle attese. (Milano Finanza)
Tuttavia, nessuna conferma ufficiale è arrivata dalle due banche e, a quanto risulta al quotidiano, il ceo di UniCredit Andrea Orcel sarebbe a New York da lunedì prossimo per una serie di road show di presentazioni dei conti trimestrali con gli investitori Usa. (SoldiOnline.it)
Tra gennaio e settembre è rimasto pressoché stabile a 2,8 miliardi. Mentre nel trimestre il risultato netto è stato in calo a 642 milioni di euro (684 milioni di euro nel terzo trimestre 2023). (Corriere del Ticino)