Migranti portati in Albania: il ricorso del governo contro la decisione del tribunale di Roma

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Come preannunciato dal governo, il ministero dell'Interno ha dato mandato all'Avvocatura di Stato di presentare ricorso contro la decisione del tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento dei 12 migranti trasferiti mercoledì scorso nel centro di Gjader, in Albania, e poi riportati in Italia. L'ordinanza sui migranti portati in Albania Il caso è scoppiato venerdì scorso quando, richiamando una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre, i giudici di Roma, sezione immigrazione, hanno stabilito che i Paesi di provenienza dei migranti, Egitto e Bangladesh, non sarebbero da considerarsi "sicuri". (Today.it)

Ne parlano anche altre testate

Sul Colle, stilografiche pronte fino dal pomeriggio, in attesa del decreto. Una norma politicamente cruciale negli equilibri di governo, che nelle ultime 24 ore passa da un articolo a tre, si irrobustisce con la possibilità di ricorrere in Appello e però un po' si perde nei anfratti della burocrazia, tra limature e bollinature della Ragioneria. (il Giornale)

«È incredibile che una organizzazione internazionale che dovrebbe tutelare i diritti umani, promuovere l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa possa fare simili affermazioni, del tutto destituite di fondamento». (Corriere Roma)

Nella nuova puntata di Fratelli di Crozza, in onda ogni venerdì in prima serata su Nove e in streaming su discovery+, Maurizio Crozza torna nei panni del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il quale ha definito “abnorme” la sentenza con cui i giudici del tribunale di Roma non hanno convalidato il decreto di trasferimento e trattenimento di alcuni migranti in Albania: «Excessif… exagéré… incroyable… aberrant…extreme… exorbitant… folli… monstreux, sono i sinonimi francesi di “abnorme” che i giudici italiani non conoscono perché sono tutti usciti dall’Istituto Agrario. (Il Giornale d'Italia)

Nordio bacchetta i giudici svuota Cpr in Albania. E annuncia sanzioni per Patarenello

Dopo giorni di teso lavori… (la Repubblica)

L’obiettivo di palazzo Chigi era depotenziare le Sezioni immigrazione dei tribunali italiani. E lì, secondo la vulgata di destra, si annidano le infide toghe rosse che stanno sabotando la politica del governo Meloni a contrasto dell’immigrazione clandestina. (La Stampa)

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde in aula al question time e infiamma lo scontro tra politica e magistratura: "È vero che c’è questa sentenza della Corte di giustizia che pone tre paletti - sottolinea il Guardasigilli - nel caso in cui il giudice ritenga che il richiedente provenga da un Paese non sicuro, o in alcuni parti o in relazione a certe situazioni soggettive come l’orientamento sessuale o politico, il giudice della nazione, in questo caso del Tribunale di Roma, deve motivare in modo esauriente, completo e nel caso di specie”. (il Giornale)