Abi, segnali di ripresa dei mutui, tassi in calo da mesi

"Primi segnali" di ripresa per il mercato dei mutui in Italia dove i tassi sono scesi più di quanto abbia tagliato la Bce anticipando così le prossime riduzioni di Francoforte. Lo afferma il vice dg dell'Abi Gianfranco Torriero nel corso del seminario in corso a Firenze. Torriero ha ricordato come "dopo un periodo di contrazione, i prestiti per acquisto di abitazione sono tornati a crescere, anche se a ritmi contenuti" e ha ricordato come l'andamento dei prestiti "è determinato prevalentemente da fattori di domanda" e dal contesto economico, dove il Pil è in rallentamento e dovrebbe chiudere nel 2024 fra lo 0,8 e l'1%. (Tuttosport)

Ne parlano anche altri media

Il taglio dei tassi dalla Bce rappresenta una buona notizia per chi ha un mutuo variabile, meno per i rendimenti dei conti deposito. Secondo l’analisi di Facile.it, dopo il taglio dei tassi di settembre, i rendimenti offerti dalle banche italiane per i nuovi conti deposito vincolati sono diminuiti, in media, di 25 punti base, mentre per quelli svincolati il calo è stato di 15 punti base. (Citywire Italia)

Una decisione che fa soffiare un vento di ottimismo (ComplianceJournal.it)

A seguito della decisione della Bce, in due settimane l’indice Euribor è calato di 25 centesimi portandosi al 3,40%. Dopo gli aumenti record degli ultimi due anni, si riduce la forbice tra le due tipologie di prestito anche se il fisso resta più appetibile. (Sky Tg24 )

Tassi d'interesse in calo e la domanda di mutui è in lieve ripresa

Tale provvedimento è stato preso tenendo conto che persiste il rallentamento della crescita mentre la temuta inflazione è in netto calo. La decisione di un taglio di 25 punti è stata adottata all’unanimità. (Cronache Maceratesi)

Le banche centrali hanno la capacità di incrementare o diminuire i tassi di interesse, modificando così il costo del denaro. Ma qual è il significato di questa azione e perché influisce sul valore della valuta? Vediamo di spiegarlo e di comprendere il suo funzionamento. (AGS Real Estate)

Le imprese italiane restano ancora caute, sono molto liquide e pertanto, in un contesto di tassi ancora elevati, preferiscono attingere alle proprie risorse, qualora possibile, piuttosto che chiedere un prestito (AGI - Agenzia Italia)