Marzabotto, il "mai più' di Mattarella e Steinmeier: memoria è responsabilità

"Mai più". Da San Martino e da Monte Sole - oggi luoghi ameni a pochi chilometri da Bologna, tra le valli del fiume Reno e Setta - come da Marzabotto giunge il monito affinché mai più si ripeta quanto accaduto qui tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 quando i nazifascisti uccisero 770 persone. "Ferocia disumana", violenza impastata di ideologia, "terrorismo delle SS e dei brigatisti neri fascisti": di questo si è trattato, precisa Sergio Mattarella (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

Alla cerimonia partecipano il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier: in attesa del loro arrivo la banda suona "Bella ciao" e il pubblico risponde cantando e applaudendo (La Repubblica)

"Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinnanzi ai morti e a nome del mio Paese vi chiedo perdono". È uno dei passaggi più toccanti del discorso, in italiano, di Frank-Walter Steinmeier, a Marzabotto, in occasione della commemorazione dell'80esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole. (La Stampa)

Mattarella a Marzabotto: “Si toccò il fondo dell’abisso. Qui per ricordare, perché la memoria richiama responsabilità”

"Siamo qui per chinare il capo davanti alle tante vite crudelmente spezzate, per riempire con solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in questa comunità e in queste terre". (L'Unione Sarda.it)

Ecco la ragione del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini”. “Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. (Il Fatto Quotidiano)