Cosa c'è dietro la scomparsa di Antonio Strangio? I legami con la storia criminale di Milano, i timori di una nuova guerra di 'ndrangheta
Il mistero è senza soluzione da giorni. E gli indizi, messi in fila, portano su strade sempre più oscure e terribili. In mezzo ci sono storie di ‘ndrangheta che riportano anche a Milano e alla Lombardia. Ai tempi dei sequestri di persona e del rapimento nel 1988 di Cesare Casella, rimasto nelle mani dei suoi sequestratori per più di due anni. Vicende che si intrecciano con quelle delle più importanti famiglie di ‘ndrangheta della Locride e del luogo simbolo della mafia calabrese, il paese di San Luca, sulle pendici d’Aspromonte, culla del «Crimine della ‘ndrangheta». (Corriere Milano)
Su altre fonti
Sul posto della Polizia Municipale per la gestione della viabilità e per le la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Incidente stradale a Monreale in via Strada Ferrata all’incrocio con via Cannolicchio. (Monrealelive.it)
È morto? Sono sue le tracce dentro quella macchina che è andata completamente a fuoco? Antonio Strangio scomparso, la pista delle ossa carbonizzate trovate nella sua auto abbandonata nella campagna di San Luca All'inizio erano stati chiamati dei veterinari per ispezionare il mezzo: si pensava che i resti biologici fossero di origine animale. (ilmessaggero.it)
È questo l’interrogativo più ricorrente tra giornalisti e inquirenti dopo la strana sparizione di Antonio Strangio, 42enne rampollo del casato di ’ndrangheta legato a doppio mandato con il sequestro di Cesare Casella (rapito nel 1988 e liberato due anni dopo) gestito dal padre Giuseppe classe ’54, che alla vigilia di Natale del 1989 venne ferito e arrestato dai militari, e con la faida con la cosca avversaria di San Luca, quella dei con i Pelle-Vottari a cui apparterebbe solo di striscio, visto che - come ricorda Cesare Giuzzi sul Corriere della Sera - il suo ramo degli Strangio «Barbari» è legato a un altro potente casato di ’ndrangheta, quello dei Mammoliti. (il Giornale)
Prende sempre più forma la possibilità che i pochi resti, perlopiù frammenti di ossa carbonizzati, trovati all'interno dell'auto dell'allevatore Antonio Strangio, di 42 anni, di San Luca , coniugato e padre di 4 figli, sparito da almeno cinque giorni, siano di natura umana e non animale. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)
"Le famiglie Strangio e Scalia ringraziano a tutta la popolazione ma dispensano dalle visite". É il contenuto di un manifesto fatto affiggere a San Luca dai familiari di Antonio Strangio, il quarantaduenne scomparso da alcuni giorni e che si ipotizza possa essere stato ucciso. (Gazzetta di Parma)
Dentro, i carabinieri hanno rinvenuto i resti di una pecora. È un mistero la scomparsa di Antonio Strangio, 42 anni, di San Luca (Reggio Calabria), sposato, con figli, esponente di spicco della famiglia dei «barbari», specialisti nella gestione dei sequestri di persona avvenuti negli anni ‘80-’90 in Italia. (Corriere della Sera)