Fondazione Open, dal giornale coreano ai sauditi: ecco chi pagava i discorsi di Renzi

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Corriere della Sera INTERNO

Ma tutti i versamenti sono elencati negli atti dell’inchiesta della Procura di Firenze sulla Fondazione Open, la «cassaforte» che avrebbe consentito la scalata dell’allora sindaco di Firenze alla presidenza del consiglio dei ministri.

Sempre dagli atti delle indagini emerge che la spesa più importante è quella sostenuta per le «Leopolde»: 358 mila euro nel 2014, 496 mila euro nel 2015.

Le banche Se 64 mila euro sono arrivati dalla banca Usa Interaudi Bank, 25 mila li ha versato l’istituto di credito svizzero Julius Baer International

Altri 44 mila euro dalla Vbq Limited, «società global speaker Regno Unito», e 83 mila euro dalla This is spoken Ltd, altra soc. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Ed è il ministro in persona ad annunciare la vittoria: “Da riunione di maggioranza emendamento morto”. È convinzione dei magistrati che l’incarico fosse stato assegnato per compiacere il ministro Lotti. (Il Fatto Quotidiano)

L’indagine su Matteo Renzi parte dai 650mila euro versati da Presta a Renzi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2019. L’inchiesta riguarda il presunto finanziamento illecito effettuato tramite la fondazione Open, più vari reati di corruzione e traffico di influenze (Money.it)

“La procura – ha denunciato su Twitter il parlamentare di Azione Enrico Costa – acquisisce l’estratto conto bancario privato di Renzi, che magicamente finisce pubblicato, voce per voce, sul Fatto. Ora mi aspetta una lunga battaglia in sede civile e penale per ottenere il risarcimento che merito. (neXt Quotidiano)

In particolare, il senatore se la prenderebbe “con la pubblicazione del suo conto corrente che sarebbe comprovata dalla tabella allegata all’articolo e che qui riproponiamo“. Marco Travaglio smentisce Matteo Renzi: “Lavora di fantasia”. (Thesocialpost.it)

"Il senatore Renzi ha dato mandato ai propri legali di agire in tutte le sedi istituzionali per verificare la correttezza delle acquisizioni e delle pubblicazioni di queste ore. Il senatore Renzi prende atto della violazione reiterata di precetti costituzionali e di norme di legge nel silenzio di larga parte della pubblica opinione. (ROMA on line)

Il 17 gennaio 2018, ospite di Nicola Porro a Matrix, l’allora segretario del Pd Matteo Renzi ha voluto dare prova di trasparenza. “Se un politico ha conti correnti diverso da questo c’è qualcosa che non torna”: lo diceva tre anni fa, mostrando il suo saldo da 15mila euro, l’allora segretario del Pd Matteo Renzi. (Il Fatto Quotidiano)