Da Fico a Grand Tour Italia: «A Bologna l’Università del mangiar bene»

BOLOGNA. Tutto sommato si mangia, e non poco, anche se non è propriamente una novità epocale. Quali sono allora le peculiarità di “Grand Tour Italia” – il “giocattolone” del cibo di tutte le regioni italiane che ha aperto ieri i battenti su 50mila metri quadri, visitabili dal giovedì alla domenica – rispetto al poco fortunato “Fico Eataly”, inaugurato a novembre 2017 e fallito definitivamente lo scorso febbraio? Accompagnare i primi visitatori nella struttura permette di capire com’è la creatura ora interamente di Oscar Farinetti, il patron di Eataly, conosciutissima catena di supermercati del cibo gourmet che anni fa ha aperto anche all’autogrill vicino all’uscita Modena Nord sull’A1. (Gazzetta di Modena)

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Giovedì, l’Amministrazione comunale di Bagno di Romagna ha avuto il piacere di presenziare e partecipare all’apertura del "Grand Tour Italia", il nuovo Parco gastronomico rinato dopo la negativa esperienza di "Fico", grazie all’impegno di Oscar Farinetti, nella periferia di Bologna (il Resto del Carlino)

Un po’ (troppo poco) parco dei divertimenti, un po’ (troppo) gigantesco supermercato del cibo, FICO non era mai davvero entrato nel cuore del pubblico e, alla fine, a settembre 2023 ne era stata annunciata la chiusura. (Dissapore)

Cinquemila passi, così come indicato anche nei cartelli che danno indicazioni su come raggiungere i vari punti di interesse, sono quelli che più o meno servirebbero a percorrere l’intero parco del cibo – e non solo, una piccola Italia in miniatura – di via Paolo Canali, il nuovo Grand Tour Italia. (Corriere della Sera)

Con 53 passi si arriva in Emilia Romagna, con altri 2 si entra Val d'Aosta. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

– Famiglie con due, tre bambini al seguito, nutriti gruppi di amici e coppie. Se all’entrata, prima di seguire il lungo percorso punteggiato da osterie, trattorie, attrazioni per bambini e attrezzi in mostra, ci si volta a sinistra, Grand Tour Italia diventa uno spazio culturale. (il Resto del Carlino)

Promette: «Sarà un parco definitivo». Oscar Farinetti lo ha già detto mille volte che è «anche una questione di onore» questo rilancio, e infatti invita tutti i bolognesi che l’hanno criticato a venire a trovarlo, per gustare «una rosetta con dentro un etto di mortadella e un bicchiere di lambrusco a cinque euro», che sarà il biglietto da visita del suo nuovo parco… (La Repubblica)