WhatsApp, lo hanno preso di mira un'altra volta | Chi viene beccato da questo software può ritenersi fregato: rubano tutto in due secondi
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A quanto pare, vi è uno spyware stato creato in Italia, che riesce a celarsi dietro applicazioni di largo consumo. Gli hacker, son individui che utilizzano le proprie competenze informatiche per esplorare, manipolare, o anche proteggere sistemi e reti digitali. E nonostante il termine che li designa, sia spesso associato ad attività illegali, non tutti gli hacker (in fondo) operano con intenti malevoli. (Tech CuE)
La notizia riportata su altri giornali
Ospite della trasmissione, il giornalista ha dialogato con il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. Ma ce ne è un'altra in realtà, ovvero che potrebbe essere stata una Procura a fare un'indagine e nell'ambito di quell'indagine può aver fatto utilizzare Paragon". (Liberoquotidiano.it)
“Inizia poi l’era del cigalevismo .., che rivendica il diritto al disonore. Il suo garante sarà il filantropo Chigalev; l’amore degli uomini giustificherà d’ora in poi la loro schiavitù. ” (Camus, L’Uomo in Rivolta). (GLI STATI GENERALI)
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio , ieri al Question time della Camera ha negato alcun coinvolgimento del ministero della Giustizia o della Polizia penitenziaria sulla vicenda Paragon. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Pubblicità All’inizio di febbraio ha suscitato scalpore la comunicazione di Meta che avvisava giornalisti e attivisti in Europa della presenza dello spyware israeliano Paragon installato tramite una falla (risolta) di WhatsApp: ora in Italia i rappresentati dei gruppi media e degli attivisti colpiti dalla campagna di hacking sporgono denuncia penale. (macitynet.it)
Mentre si discute ancora del caso Paragon, un'indagine di TechCrunch ha rivelato l'esistenza di un altro spyware, chiamato Spyrtacus, sviluppato da un'azienda italiana per clienti governativi. (HWfiles)
«Nessuna persona è mai stata intercettata da strutture finanziate dal ministero della giustizia nel 2024, e nessuna persona è mai stata intercettata dalla polizia penitenziaria», ha testualmente affermato il Guardasigilli, scagionando così l’organo tirato in mezzo nei giorni scorsi da Matteo Renzi. (il manifesto)